Il linguaggio dell’immigrazione è assordante: zone franche per gli sbarchi proposte dal Ministro Moavero

“Ho ascoltato il linguaggio del mondo e ho pianto” (Fabrizio De Andrè) E quel linguaggio stonato, disarmonico, rubava il vento con la forza dell’opportunismo politico e personale per imporre la volontà nel mondo, ove fosse necessario. Il linguaggio s’impenna nel doppiopesismo di un Macron contestato e in declino, borbotta nel rigido broncio di una Merkel […]

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