Fondazione Patrizio Paoletti festeggia il suo 25esimo anniversario e guarda al futuro
Venticinque anni fa, la Fondazione Patrizio Paoletti nasceva ad Assisi da una visione: unire la pedagogia alla psicologia e alle neuroscienze. Una ricerca interdisciplinare al servizio dell’umanità, più vicina alle persone e capace di cambiarne per sempre la vita. Una ricerca per comprendere i meccanismi profondi della mente umana e promuovere una salute globale per il benessere dell’individuo e della collettività. Da allora, FPP ha finanziato più di trecentomila ore di ricerca, realizzato progetti in Italia e all’estero e raggiunto oltre quattrocentomila bambini, adolescenti e famiglie. Tutto questo grazie a oltre centomila donatori.
Oggi viviamo in un contesto di emergenza sociale: bambini costretti ad affrontare contesti di forte povertà educativa, adolescenti spesso isolati e vittime di bullismo, adulti sopraffatti da stress, ansia e depressione e anziani affetti sempre più di frequente da malattie neuro-degenerative.
Una storia fatta di storie
Tante sono le storie di cui è fatta la storia stessa della Fondazione e coinvolgono bambini, adolescenti, adulti e anziani, intere famiglie e le sei generazioni che convivono attualmente. Per questo, l’obiettivo è lavorare ogni giorno affinché la prevenzione diventi un concreto stile di vita, attraverso la diffusione di conoscenza e di pratiche che favoriscano una vita sana, equilibrata e consapevole. Quindi, studio e messa a punto di programmi e protocolli innovativi, ricerca continua ed educazione.
Le testimonianze
Abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni beneficiari di Fondazione Patrizio Paoletti. Matilde, ad esempio, una bambina che frequenta la scuola elementare, racconta di avere a volte troppe parole nella testa, come le onde di un mare che non si fermano mai. “Ma poi faccio silenzio e mi calmo”– dice. “Mi piace osservarmi e osservare le cose intorno a me. Divento creativa, curiosa e ho voglia di imparare”.
Gioele, un ragazzo delle superiori, afferma: “Ho capito l’importanza di ascoltare e di stare con i miei amici, di collaborare con loro. Mi aiuta a stare bene, ad avere fiducia e speranza per me e per il nostro futuro”.
Marco, padre e psicologo, ha compreso come “trasformare le difficoltà in opportunità: un allenamento continuo che mi permette di essere concretamente di aiuto per le persone attorno a me, in famiglia e nella mia professione”.
Maria, pedagogista, dice: “Ogni giorno insegno, ogni giorno imparo. Il processo auto-educativo non finisce mai, è un fare quotidiano. Ho capito che questa natura nascosta dell’essere umano è la nostra natura vera e si chiama salute globale. Lo scopo è di formare insieme adulti consapevoli, cosa indispensabile per il futuro del nostro pianeta”.
La “salute globale”
La Fondazione, fin dalla sua nascita ha sottolineato nel suo statuto l’importanza della salute globale che, in linea con quanto affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è intesa solo come assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, emotivo e psicologico, una vera e propria risorsa per tutto il corso della nostra vita.
Per FPP, occuparsi di salute non significa solo guardare al settore sanitario, ma integrarlo in un’ottica interdisciplinare di prevenzione. L’obiettivo è contribuire a migliori stili di vita, al benessere e all’equilibrio della persona, all’affettività e alla socialità, permettendo ad ogni persona di realizzare le proprie aspirazioni in un’ottica di benessere collettivo.
Il nuovo report di Fondazione Patrizio Paoletti sul ruolo del silenzio e della resilienza nel benessere giovanile
In occasione del venticinquesimo anno di attività, FPP ha presentato la nuova edizione del Report dal titolo “Osservatorio adolescenza: risultati, voci e prospettive per educare alla Salute Globale” a cura di Patrizio Paoletti e Tania Di Giuseppe, che riporta i dati aggiornati relativi al benessere di un ampio campione, composto da 2478 tra adolescenti e insegnanti italiani, attraverso i risultati di dieci studi condotti tra il 2022 e il 2025 dall’Istituto di Ricerca RINED in collaborazione con l’Università di Padova.
In particolare, lo studio relativo ai livelli delle risorse positive che concorrono al benessere degli adolescenti, condotto su un campione di 1102 studenti, avvenuto tra il 2024 e il 2025, conferma un quadro sfaccettato, certamente complesso, ma che offre preziose opportunità di azione psicopedagogica.
Tra le vulnerabilità, si riscontra una bassa resilienza e una bassa autoefficacia nella regolazione delle emozioni negative, con scarsi livelli di autodeterminazione sulle scelte future e il qui e ora del vivere quotidiano. Risultano basse alcune dimensioni che caratterizzano l’autocompassione (l’auto-gentilezza, il senso di umanità comune e la mindfulness) e più alte le dimensioni negative (l’autogiudizio, l’iper-identificazione e l’isolamento). Allo stesso tempo, tra le risorse positive a cui gli adolescenti possono far riferimento si riscontrano delle buone strategie di coping, una serie di comportamenti e meccanismi per affrontare situazioni conflittuali e stressanti, oltre alla capacità di regolare le emozioni positive.
Gli studi si inseriscono in una visione del “sistema persona” e di una salute globale che è correlata ai comportamenti e agli stili di vita più comuni da un lato e da fattori ambientali e genetici dall’altro. Promuovere quindi interventi psicopedagogici che coinvolgano adolescenti, genitori e insegnanti contribuisce efficacemente a costruire comunità educanti più efficaci e consapevoli, come era già stato sottolineato nel convegno svoltosi in ottobre a Milano, presso l’Ospedale Niguarda. Già in quel contesto, FPP aveva presentato l’impatto della pratica del silenzio sul cervello: un vero e proprio Fine modulo dispositivo pedagogico capace di favorire consapevolezza, autoregolazione e crescita psicosociale. In particolare, il “Dispositivo della Pratica del Silenzio” (DPS), una tecnica meditativa breve, si è dimostrata tanto efficace quanto la meditazione e le tecniche più evolute della mindfulness.
Insieme per una salute globale
In occasione del suo venticinquesimo anniversario, Fondazione Patrizio Paoletti, dal 20 al 22 novembre 2025, ha dialogato a Roma con le istituzioni, le scuole e la società civile per promuovere la salute globale in Italia, presentandole sue ricerche, i suoi studi e le sue proposte.
Giorgio Mulé, Vicepresidente della Camera dei deputati, ha partecipato a “Una storia fatta di storie”, la mattinata istituzionale dedicata alla storia e all’evoluzione di Fondazione Patrizio Paoletti, per celebrare i primi venticinque anni di attività dell’Ente, sottolineando che “L’attività della Fondazione deve fondarsi su un’osmosi fondamentale rispetto alla capacità di sollecitare le Istituzioni”.
Si guarda quindi al futuro, con la consapevolezza che la prevenzione per il benessere e la salute globale si costruiscono insieme, in una collaborazione stretta in primis con le Istituzioni e inoltre con enti, scuole, associazioni, in modo da lavorare proficuamente, in sinergia.

Laureata in Filosofia
Counselor, Content Creator, Critico d’arte e Consulente artistico
Ha pubblicato su Domus – Editoriale Domus,
Architettura e Arte – Ed. Pontecorboli, Materiali di Estetica – Ed. CUEM