Buona domenica a tutti, ieri 4 anticipi per la giornata 8 di campionato, e anche stavolta c’è qualcosa ad alimentare un po’ di polemica.
Il riferimento è chiaramente al big match del Maradona, dove sia il risultato che l’andamento della partita e qualche episodio hanno creato i presupposti per discutere, ancora una volta, di arbitraggi e regolamenti. Sta di fatto che, aldilà delle parole, è il Napoli ad aggiudicarsi sia i 3 punti che il podio della classifica, ai danni di un’Inter che ha mostrato il suo vero volto solo nel primo tempo, nonostante lo svantaggio su calcio di rigore che definire anomalo non è esagerato.
Ma vediamo nell’ordine le partite di ieri:
Udinese-Lecce 3-2
L’Udinese torna alla vittoria tra le mura di casa e batte il Lecce di Di Francesco. La squadra di Runjaic è in piena corsa per l’Europa e gioca un eccellente primo tempo. Arthur Atta nei primi 45 minuti di partita si rivela un rebus irrisolvibile per il Lecce. Il fantasista dell’Udinese fornisce 2 assist: uno a Karlstrom, che la sblocca e il secondo a Keinan Davis. L’attaccante dell’Udinese raddoppia, ma il Lecce non ci sta. I padroni di casa si accontentano di gestire la partita e rischiano, nella ripresa i salentini alzano il ritmo e accorciano la distanza, con Berisha. Nel finale Buksa chiude la sfida con un gol in ripartenza, anche se all’ultimo secondo di partita Konan N’Dri segna un gran gol purtroppo per lui inutile, vince l’Udinese . Si tratta di una vittoria pesante per i friulani, mentre il Lecce esce senza punti da Udine.
Parma-Como 0-0
Una partita combattuta e decisamente equilibrata, ma senza troppe emozioni. Due squadre che si sono annullate nel sabato pomeriggio di Serie A, portando a casa un punto per parte.
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Napoli-Inter 3-1
Una considerazione di base sulla qualità delle due squadre, aldilà del risultato e delle prestazioni offerte ieri: si può affermare che il Napoli non può essere quello visto in Olanda contro il PSV, come altrettanto l’Inter non poteva essere quella vista nella finale di Monaco col PSG. Ma non lo era nemmeno ieri nel secondo tempo, quando forse turbata da qualche episodio sfavorevole nelle decisioni arbitrali e dalle numerose occasioni per il pareggio sfumate per una questione di centimetri, si è palesemente disunita dopo il gol su rigore di Calhanoglu, che riapriva la partita. Diverse sostituzioni nella seconda parte del match non hanno prodotto quello che Chivu si aspettava, una volta usciti Bonny, Calhanoglu, Barella (troppo nervoso) Mhkitaryan e Dumfries, e la squadra sembrava essere andata in stallo.
Le prime tre occasioni all’avvio sono tutte e favore degli ospiti. Al 9′ Bastoni devia di spalla su corner e va a centimetri dal palo, poi ci prova da fuori Calhanoglu al 13′ e infine Lautaro, 2′ più tardi, colpisce in pieno Milinkovic-Savic da due passi. La svolta arriva al 31′, quando Di Lorenzo cade in area, non si capisce chiaramente se incespica su Acerbi che era a terra, o perde l’equilibrio per un contatto con Mkhitaryan. Calcio di rigore che viene trasformato da De Bruyne, che si infortuna nel calciare ed è costretto ad uscire dal campo. Prima dell’intervallo c’è la traversa di Bastoni, il palo di Dumfries, e una doppia occasione targata Martinez-Calhanoglu. Tutto si mette contro i nerazzurri, che chiudono in svantaggio 1-0 il primo tempo.
Ripresa, emozioni poche fino al 53′, quando McTominay riceve il lancio lungo da Spinazzola, si coordina al meglio da fuori area e spara un destro su cui non può nulla Sommer. Sei minuti più tardi l’Inter accorcia le distanze grazie al gol di Calhanoglu su rigore, dovuto al tocco di Buongiorno di braccio sul colpo di testa di Lautaro. Al 67′ Anguissa riceve palla dopo una rimessa laterale, sfrutta una prateria e dopo aver evitato l’intervento della difesa dell’Inter, mette in rete il 3-1 che sigilla il risultato. Dopodiché non ci sono altre occasioni, e il Napoli torna solitario in testa.
Cremonese-Atalanta 1-1
Cremona sogna a occhi aperti per sei minuti, inebriata dal primo gol in Serie A di Vardy, poi arriva Brescianini, classe 2000 di Calcinate, e riporta tutto quanto sul livello del mare, è questa l’estrema sintesi del match. Una partita piacevole, intensa, che nel finale vive due momenti di estrema intensità con il tap-in vincente dell’ex Leicester e il pareggio del centrocampista, cresciuto nelle giovanili del Milan (ed entrato in campo da 120 secondi). Risultato comunque pesanti per i violini di Nicola, ancora imbattuti allo Zini e stabili al decimo posto con 11 punti. Imbattuti anche gli orobici, gli unici nel nostro campionato, ma per Juric c’è un problema di pareggite: la sesta x nelle prime otto uscite vale solamente il settimo posto.
Oggi le altre restanti partite, apre alle 12,30 Torino-Genoa e chiude alle 20,45 Lazio-Juventus.
Prossimo turno, infrasettimanale, al via da martedì 28 a giovedì 30 ottobre. Primi a scendere in campo Napoli e Milan, rispettivamente a Lecce e a Bergamo, contro Lecce e Atalanta.
Buon pomeriggio a tutti.

