Immaginate la scena: durante una passeggiata a Greco, una volta quartiere più sicuro del quadrante Nord Est, un passante sente un un forte rumore alle proprie spalle. Voltandosi, nota una bottiglia rotta a terra e, poco più in là, un immigrato africano che lancia bottiglie contro gli altri passanti.
Colto da un impeto civico per la situazione, si rivolge a una pattuglia della polizia locale ferma poco distante. Gli agenti, però, non sarebbero intervenuti direttamente, limitandosi a segnalare l’accaduto via telefono a non si sa quale centrale operativa. Avrebbero commentato che si trattava del “solito disturbato già conosciuto”, lasciando così il tempo all’uomo di dileguarsi, nonostante fosse rimasto sempre visibile.
Un episodio, di cui siamo venuti a conoscenza da nostre fonti, che solleverebbe più di una domanda sulla gestione della sicurezza urbana e sull’effettiva capacità delle forze dell’ordine di prevenire rischi per i cittadini. La scena, che si sarebbe potuta trasformare in qualcosa di molto più grave, richiama alla mente un tragico fatto avvenuto pochi giorni fa negli Stati Uniti.
Lì, secondo quanto ricostruito dalle immagini di sorveglianza, un immigrato africano con precedenti penali avrebbe aggredito e ucciso una giovane profuga ucraina su un treno della metropolitana leggera. La ragazza, che aveva da poco terminato il turno di lavoro, si sarebbe seduta senza sospettare nulla, mentre l’uomo — già noto alle autorità per una lunga serie di reati violenti — l’avrebbe colpita alle spalle con un coltello, senza alcun apparente motivo.
Il parallelo tra i due episodi è inquietante: soggetti già conosciuti dalle autorità, considerati disturbati o socialmente pericolosi, che continuerebbero a circolare liberamente fino al punto di mettere a rischio la vita di persone innocenti. Da Milano a Charlotte, sembrerebbe ripetersi uno stesso copione: istituzioni lente, cittadini lasciati soli e una percezione crescente di insicurezza negli spazi pubblici.

Giornalista pubblicista, opera da molti anni nel settore della compliance aziendale, del marketing e della comunicazione.