Quando il furto e la violenza diventano ragione di vita

Cronaca

Se il furto continuato, organizzato, si unisce alla violenza più bestiale, un problema sociale irrisolto o forse neppure sfiorato, c’è, ha seguaci senza scrupoli in una Milano che sta perdendo la dimensione umana, il rispetto. E i fatti si susseguono ogni giorno, l’illegalità diventa un diritto di affermazione del più forte, il vuoto di ideali appiattisce e inaridisce l’anima

Il resoconto che la cronaca racconta è esemplare per dimostrare l’abisso in cui può cadere il comportamento umano.

I carabinieri del Comando provinciale di Milano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Milano, nei confronti di un cittadino italiano e uno bosniaco rispettivamente di 27 e 26 anni, indagati per rapina aggravata e tentato omicidio, commessi a Milano il 5 luglio scorso, e di due ulteriori furti aggravati commessi ad Assago il 21 luglio e a Milano il 29 luglio.

Il provvedimento scaturisce dall’attività di indagine a seguito della rapina consumata nella serata dello scorso 5 luglio a Milano in piazza Missori. Un 25enne, italiano, era stato aggredito con calci, pugni e colpi di martello alla testa e derubato dell’orologio del valore di 4 mila euro che indossava.

L’attività investigativa è stata attraverso l’acquisizione delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza, attività tecniche di intercettazione e analisi dei tabulati di traffico telefonico. Anche servizi di osservazione, controllo e pedinamento, ha consentito, in breve tempo, di identificare i due arrestati. Nel corso delle indagini sono stati inoltre ricostruiti ulteriori due furti che sarebbero stati commessi dai due a luglio. Il primo rompendo i vetri di due auto per rubare i bagagli, avvenuti nell’area di servizio Assago Ovest e in un centro commerciale di Milano.

Nel corso delle perquisizioni domiciliari a carico degli arrestati sono stati sequestrati la replica di una pistola priva di tappo rosso. Una somma di circa 13 mila euro in contanti e alcuni cellulari e tablet di provenienza furtiva sui quali sono in corso ulteriori accertamenti.

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