Il Comune green ignora alberi e acqua e trasforma in fornaci le piazze

Fabrizio c'è Milano
Piazza San Babila, Largo Augusto, Piazza Cordusio, cos’hanno in comune queste piazze,  terribilmente imbruttite dal Comune? L’idea che per migliorare l’ambiente bisogna vietare le auto, senza mettere però più alberi e più acqua.
Questa è la filosofia dei verdi /rossi che oramai comandano a Milano da 14 anni. Oggi le statistiche ci dicono che Milano è una città  inquinata quanto le altre della pianura padana, esattamente come quelle che non hanno appiedato i loro abitanti con Ztl, ciclabili e altre fesserie. In compenso Milano è una città con più “isole di calore” delle altre, dove addirittura, secondo una statistica dell’Unione europea, sono morti più anziani per effetto del caldo rispetto alle altre città.
Il vero paradosso politico del governo tutto green, a parole, è che l’ambientalismo è stato declinato con tutti i mezzi coercitivi possibili, tranne la soluzione  più semplice ed efficace: quello di creare più zone e spazi verdi e di curare bene il verde che già c’era. E infine, di attingere ad un elemento che è sempre stato nella storia ed habitat di Milano, quale l’acqua. Sala promise nel suo programma la riapertura dei Navigli, ma non ha realizzato nemmeno nuove fontane (per non parlare dello stato pietoso dei tombini).
Piazza San Babila

La storia delle 3 piazze è emblematica. Nella furia talebana di togliere di mezzo le poche (e quasi tutte pubbliche) macchine che attraversavano le piazze, tutte interne ad Area C, si è intervenuto su piazze “simbolo” di Milano senza un progetto architettonico. I soldi c’erano grazie alle riqualificazioni previste da M4 ma gli allora Assessori Granelli e Maran affidarono a Mm, M4 e Atm, società di ingegneria e gestione di case popolari e trasporto pubblico, il compito di pensare le piazze.

Ne è venuto fuori un esempio di architettura socialista dell’est anni 50, spoglio, senza un albero, senza ombra, una distesa di granito che surriscalda il già terribile clima afoso milanese. Ulteriormente imbruttito da centinaia di monopattini a noleggio e bici free floating che la Giunta Sala ha autorizzato ad abbandonare dove si vuole.
Gli stessi Garanti del Verde nominati da Sala hanno detto che ci vogliono più alberi e più acqua. E il difetto non si limita alle 3 piazze centrali. Nelle tante piazze “tattiche” il verde è solo disegnato col pennello. L’acqua poi manca nelle piazze disegnate, ma anche agli alberi  veri poiché il nuovo gestore del verde pubblico, Mm, non ha approntato  il servizio di innaffiamento. E meno male che ha piovuto.
Riassumendo: per migliorare il clima globale a milioni di automobilisti milanesi e dell’hinterland viene impedito di circolare, nel frattempo la qualità dell’aria e la salubrità del microclima milanese peggiora a causa della mediocre progettazione comunale degli spazi pubblici e della scarsissima cura del verde dello stesso Comune di Milano. Effetti di 14 anni di retorica green di Beppe Sala.

24 thoughts on “Il Comune green ignora alberi e acqua e trasforma in fornaci le piazze

  1. Purtroppo è tutto vero e sarà piuttosto complicato porre rimedio alla incresciosa situazione ben descritta nel post.
    Speriamo nella prossima amministrazione e, soprattutto, nel voto dei cittadini milanesi, che facciano scelte oculate alla luce dei disastri dell’attuale giunta.

    1. Un forza italiota che fa rima con? Vergognati? La Moratti cosa ha fatto? Bauscia inutile, sei come il nano bagonghi

      1. Parlare a vanvera è la filosofia dei comunisti. Avete trasformato Milano in una città di sbandati e accattoni dove dappertutto ci sono piazze e viali lastricati di masselli per bandire le auto e riempirle di moto, monopattini e biciclette. Basta guardare il penoso lastricamento che è stato realizzato l’uno fermate e collegamenti della M4.

  2. Le suddette piazze che fanno parte del cuore del centro storico della città, anziché valorizzare sono state degradate dove troviamo solo cemento anche se in parte piastrellato. Perché non fare prima una indagine conoscitiva presso i cittadini di cosa meglio programmare unitamente alla situazione dei “navigli” ? Non c’è niente da fare in quanto abbiamo a che fare con personaggi annessi a deficienza psitica perenne.

  3. Tutto giusto ma il tema era come far convivere verde( possibile) e alberature con sotto la metropolitana. Forse con dei bei vasconi con ulivi ( ved. Ingresso virgin di corso como) , ma con adeguate canalizzazioni irrigue. Ma i destroni che fecero quando furono al gov. Di milano?

    1. Scolta, il problema è di Sala, la Moratti se ne è andata nel 2011, qualche ‘mesetto’ fa. Basta dare sempre la colpa agli altri. Ma pensa re, uno che si lamente di chi c’era 14 anni fa! Incorreggibili.

  4. E che dire della passeggiata Pasternak o del futuro Museo nazionale della Resistenza in Baiamonti? Giardino prima mq.2.000. Aiuola dopo mq 400. E tanta pavimentazione.

  5. Era difficile fare peggio in piazza San Babila c era tutto lo spazio per mettere piu di qualche albero e ombreggiate una bella zona pedonale

  6. Un sincero applauso a sindaco e giunta di cui la maggioranza dei cittadini ne ha piene le tasche, e a chi li ha rieletti. La speranza è che il loro mandato si esaurisca in fretta e si possa cambiare registro, anche se onestamente non ho più fiducia in una classe politica seria e onestà.

  7. Io non sono esperta ma mi chiedo se sarebbe possibile piantare alberi con radici profonde sopra le gallerie delle metropolitane. Già vediamo in vari punti in città (per esempio in viale Umbria) i danni dovuti alle radici che rompono la pavimentazione rendendo pericoloso il passaggio in superficie. Ci potrebbero essere nel tempo danni nel sottosuolo ? Io non so, ma tutti coloro che criticano i progetti sembrano essere più esperti degli architetti e degli ingegneri.

  8. E vogliamo parlare di piazza Quasimodo: 6 mesi di blocco della circolazione per togliere un parcheggio fondamentale e creare una finta area verde dove stazioneranno solo ubriaconi e tossicodipendenti. Ma a sinistra o destra non è che cambi molto chi si siede su certe poltrone pensa prima ai fatti suoi e a quelli di parenti e conoscenti che alla res pubblica

  9. Ma non è così necessario avere degli alberi in quelle piazze per due mesi di caldo!
    Rovinano la panoramica. Meglio delle belle fontane e magari qualche aiuola.

  10. E tutto vero piazza San Babila e allucinante.ragazzi gli alberi oltre a far bene rendono bello il panorama.costano poco ecc…meno male che sono green se no che facevano?

    1. A memoria (posso andare indietro di 50 anni) non ricordo alberi in piazza San Babila. Se non ci sono ora e non ci sono stati per 50 anni un motivo ci sarà. O no?

  11. Milano è in mano ad architetti e progettisti spocchiosi e presuntuosi a cui manca soprattutto il buon senso . Eppure tanti progetti per mitigare e contrastare gli effetti del sole africano che brucia letteralmente le città ,erano stati presentati all’ Espo 2015 .
    Dove c’è il cemento non c’ è scampo ,se poi questo è utilizzato a tappeto insieme al marmo , il risultato e tragico . E tutto ciò i, nvece di valorizzare i luoghi li rende orridi ed invivibili . Ci volevano boschetti , fontane e panchine e soprattutto tanto verde per avere ombra . Come a Parigi e come in tante altre città europee .
    Non solo giardini verticali per valorizzare ed mitigare il clima di palazzi di lusso , qui occorre ripensare alla svelta alla piantumazione di ogni piazza e di ogni viale , anche nelle periferie
    prima di rischiare un malore passando per queste squallidi luoghi , non luoghi.
    Se ne lamentano i cittadini ma anche i turisti , attoniti per tanto malsano degrado estetico

  12. Esatto!!
    succede la stessa cosa, nel pizzale del cimitero maggiore (Musocco), nuova pavimentazione sole-riflettente!! la solita piazza d’armi con 4alberi da sistemare ai 4angoli e, di più di subappalto in subappalto l’ultimo posatore cinese è ora in malattia e la posa va assumendo la lentezza del bradipo!!
    ridere!! per non piangere…

  13. Per alcuni “trinariciuti” la colpa è della giunta del Sindaco Moratti non delle 3 successive di estrema sinistra. Complimenti per l’ analisi apartitica.

  14. Ogni volta che si riqualifica mi vengono i brividi.
    Via san Vittore: panchine in cemento stile 41 bis.
    Comunque, per tutti coloro che fanno polemiche politiche, anche in altre città è la stessa cosa.
    A Napoli, piazza municipio che era piena di fiori alber e aiuole è ridotta a una spianata di cemento

  15. E quel poco verde che c’è non viene curato così come altre cose gestite dal comune vedi le case popolari abbandonate a se stesse la disinfestazione è assente così come non vengono effettuati gli spurghi dei tombini tutte cose gestite da MM infatti a ogni acquazzone le strade sono allagate e i cittadini camminano su marciapiedi finendo ammollo pensiline di autobus sporche così come vale per quelle del bike sharing comprate con i soldi delle tasche dei cittadini di cui le biciclette si trovano un pò ovunque addirittura negli alberi nel Naviglio pezzi di catarifrangenti campanelli maniglie freni sparsi ovunque parliamo poi degli ingorghi stradali nelle periferie ma guai a farle in centro città dove tutto deve essere efficente qua però ci si può imbattere in vagabondi molesti che indisturbati importunano turisti e cittadini deturpando i giardini in cui si trovano le panchine perdendo le giornate ubriachi e riempiendole sotto con mozziconi gettati a terra tetrapack quasi sempre trattasi di vino e rifiuti vari nonostante la presenza delle forze dell’ordine quindi pensate ancora che Milàn le un gran Milàn da anni in mano ai sinistroidi un tempo un esempio di sviluppo per l’Italia?

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