A proposito di piazze tattiche, “grande invenzione” di Sala, usate dai migranti che lì abbandonano i resti dei loro incontri creando degrado e oggi sbiadite nei colori e praticamente neppure sinonimo di arredo, il Sindaco dovrebbe ripensare al fallimento del progetto tanto enfatizzato.
Osserva Rocca: “Da anni solleviamo preoccupazioni ed evidenziamo criticità di fronte al proliferare delle piazze tattiche a Milano. Queste isole di calore dall’asfalto colorato, prive di verde, con tavoli da ping-pong, panchine attaccate ai palazzi e alle camere da letto dei residenti, hanno contribuito notevolmente a diffondere degrado e illegalità in città, da piazza Angilberto II a piazza Spoleto, da piazzetta Santi Patroni d’Italia a viale Molise. La sinistra milanese, che per realizzare queste aree pedonali ha speso soldi, continua a difenderle. Credo che vada fatta una riflessione che porti ad azioni concrete, come l’eliminazione di quelle aree che hanno destabilizzato i quartieri”.
Lo dichiara Francesco Rocca, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
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Molte zone bisognerebbe farle ritornare all’origine oer l’inutilità di queste oasi di degrado sociale e sporcizia. In via Padova l’iniziativa di mettere degli alberelli dentro a vasi giganti si sta dimostrando l’ennesima inutilità estetica poiché in poco tempo sono diventati cestoni che porta spazzatura e porta bottiglie. Nessuno le controlla e igli operatori amsa, ovviamente, non le svuotano e puliscono. Oltre al fatto che restringere la via, in stile piazze tattica, per allargare i marciapiedi, peculiarità che piace molto a8 sinistroidi, “..è una cagata pazzesca” (cit. Fantozzi). È stato creato traffico per la maggior difficoltà di scorrimento in entrambe le direzioni e tolta opportunità di sosta al volo per visitare i negozi, scaricare le merci e anche diminuito la possibilità di fermarsi nei bar per un caffè al volo.
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