Mugugni alla genovese, invettive in vernacolo meneghino, sfottò inquietanti o velati apprezzamenti sotto la lapide commemorativa in Galleria del Corso che ricorda un grande dalla canzone italiana, Giovanni D’Anzi. Siamo nel centro dei Milano: qui di fronte alla lapide, dove si trova l’ingresso marmoreo dell’ultimo presidio italiano restato a difendere il bel canto italico ( la Sugar di donna Caterina Caselli ) da ieri si nota un insolito crocchio di cantanti , pianisti e arrangiatori … e poi sulle scale e nell’atrio del civico numero 4 e negli ascensori non si ode che un nome tra gli elogi, quello del semisconosciuto cantautore milanese Nando Uggeri. Ignorato da Sanremo o dai talent: ma che con il suo nuovo video a cartoni animati , “Lasciatemi in pace” ha aperto un dibattito nel morente stagno della canzonetta plastificata dei contest.
Nell’andirivieni di giovani talentuosi emergenti, spesso stonati e dal sesso fluido ma curiosi delle novità va in onda da giorni in Galleria un insolito acceso confronto sulla prima canzone al mondo messa on line ma realizzata interamente nelle immagini con la AI. Si tratta di un cartone animato in cui un curioso omuncolo, ovvero il Nando, gira stressato per Milano inseguito dal trillo diabolico del telefonino che ormai, protesi della nostra anima, ci rassicura ci ordina ci controlla…Roba da Jacovitti, senonchè…
Siamo in grado di pubblicare, noi i primi nel circo mediatico, il video che d’ora poi sarà la pietra di paragone per i successivi video animati musicali che l’industria discografica e Rai Gulp sfornerà sicuramente. Ma perchè tanta preoccupata attenzione degli addetti ai lavori per questo video ? Semplicemente perché ” Lasciatemi in pace “ è un cartoon che tradizionalmente verrebbe realizzato in sei mesi da un cartonista con un costo notevole, oltre i diecimila euro: da oggi, con i programmi di AI ( Medjourney e Krea, in questo caso) il tempo di realizzazione di riduce a una settimana di smanettamento davanti a un computer, con un costo di poche centinaia di euro per il committente.
Milano e la sua esangue industria discografica si pone cosi oggi davanti a un bivio : è la prima volta nella storia della animazione dai tempi di Topolino e poi da Bruno Bozzetto che un cantante usa interamente la AI per confezionare un suo prodotto canoro.
Tutto nasce a maggio nella scuola civica di cinema di Milano, la Luchino Visconti:: qui si apre un master in animazione video diretto dalla artista Simona Bursi: dodici talentuosi grafici, musicisti e pure un giornalista imboscato si sono impratichiti dei misteri quasi esoterici di Medjourney e Krea. A fine corso, Riccardo Bruggi, giovane avvocato ma anche grafico e musicista verrà inaspettatamente contattato da Nando Uggeri, noto del giro rockettaro del locale Barrio’s alla Barona: Nando gli commissiona un primo video di una lunga serie che la innovativa casa discografica di Messina MUSITALIA ( alla guida di Mariella Restuccio , ma con uffici alla Bovisa ) pensa di lanciare sul web. Ecco la lode e le maledizioni rivolte al culto del telefonino che ora ci tesse in anteprima l’Uggeri ad un tavolo del BARRIO’S:
“Ormai da qualche anno la nostra vita è cambiata. Abbiamo a che fare con uno strumento che ci rende perennemente interconnessi in tempo reale e col quale possiamo scambiarci saluti, auguri, foto, pensieri, riflessioni, frasi d’amore, insulti scritti o addirittura verbali… da ogni parte del mondo. Non ci lascia mai! Nello stesso tempo ci arrivano telefonate da chiunque e si è inserita con grande aggressività pure la pubblicità. Poi c’è la possibilità di lavorare, fotografare, di girare scene intorno a noi, di giocare, di studiare, di misurare le nostre performance sportive quotidiane, di preparare ricette culinarie, di mandare e ricevere posta, di fare videoconferenze, di parlarci in compagnia guardandoci negli occhi, di guardare spettacoli, sport, film e concerti… e pure di fare l’amore!
Questo strumento è il telefono e una volta che lo abbiamo cominciato a praticare non possiamo più farne a meno! È con noi costantemente e se lo perdiamo o lo rompiamo rischiamo di perdere parte del nostro vissuto. È un archivio importante e corposo inserito in pochi cmq.
E’ la nostra vita, ormai.
Ma rappresenta pure un’ossessione che a volte ci fa perdere tempo e distrarre dalle nostre occupazioni e in questa dimensione diventa un incubo! Mentre sto scrivendo qui dovrei fare altro e il tempo non mi aspetta!
E l’ansia cresce perché ogni minuto non vissuto e’ un minuto subito o perso. E a volte riflettiamo se sia stato il caso di aver ascoltato un lungo pippone di 10 minuti del nostro tempo… mentre altre volte ci si è aperta una finestra che ci sarà utile tutta la vita!
Questo è lo strumento che non ci farà mai sentire soli… immersi nella nostra più completa solitudine!”
A sua volta Riccardo Bruggi, il nuovo alchimista, ci tiene a raccontarci come si confeziona un cartoon senza carta e matita : “Il video è stato fatto interamente con l’intelligenza artificiale, nello specifico ho generato le immagini con Midjourney e i video con Krea.AI. Detto così sembra una passeggiata, in realtà dietro ci sta sempre un grado di creatività ed impegno che bisogna metterci per fare cose belle. Anche solo creare il proprio stile ha bisogno di una ricerca, senza la quale si rischia di ottenere dei contenuti non interessanti.”
Il clamore intorno a questo video innovativo finirà con l’estate e con i tormentoni attesi come temporali liberatori ?

Pare che il curioso dibattito intorno allo sperimentale video di “lasciatemi in pace” avrà un seguito. Di questo video, forse passando in mezzo ai crocchi in Galleria del Corso se ne sta occupando Mirko Gargiulo, il dinamico direttore della galleria d’arte THE STREETSOUP, in piazza Diaz, che ha subito intuito che nel cinema in generale sta avvenendo una rivoluzione silenziosa ma epocale: non più set, registi, attori, luci e location e produttori osannata come Dei … sta emergendo la creatività democratica di un nuovo artista multimediale, il filmaker AI.
Non a caso Mirko sta programmando per settembre un incontro o se vogliamo gli stati generali della Animazione AI nel mondo con i maggiori autori internazionali, dalla California alla Romania: ospite d’onore, l’americana Kelly Boesch in arrivo con una nuovo chicca della quale a lungo si discuterà in Galleria del Corso: una canzone di una giovane milanese, RUNE, scritta in inglese e riguardante il Giubileo a Roma: Rune ci svela la storia di questa canzone ancora inedita, The Jubilee: “ mi sono ispirata a quella famosa frase del gesuita padre Antonio Spadaro: il mondo sembra oggi come un grande ospedale da campo. E le immagini realizzate da Kelly Boesch a Los Angeles tra i giovani smarriti., immagini in bianco e nero che sembravano un reportage di strada ma realizzate con AI erano perfette: sembrava Antonio Spadaro l’occulto ideale regista”
Uggeri, Rune, Riccardo, Mirko ,Antonio, Mariella .. Milano e la sua morente industria discografica stanno rinascendo con la AI revolution? In un certo senso in Galleria Corso , sembra di assistere a un remake delle proiezioni con clamore dei fratelli LUMIERE. Passa intanto donna Caterina Caselli, ascolta e riflette… entra al numero 4 e quello che deciderà sarà forse in una nuova canzone.

Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis