A che serve la nuova ZTL nel “quadrilatero della moda” ? Non migliora l’aria perché si estende sullo zero virgola del territorio di Milano e l’effetto sarà perciò impercettibile. Poi non sarà certo una isola pedonale, visto il folto numero di auto autorizzate a entrare sempre o previa richiesta: residenti, personale di uffici che hanno posti auto, carico e scarico merci e numerosi artigiani, tutte le auto con corsie preferenziali.
Potranno entrare anche coloro che sono diretti a negozi con taxi ncc e servizio car valet e negli hotel con l’auto.La Ztl non alleggerirà il traffico perché scaricherà sulle vie circostanti altre auto paralizzando il traffico del centro. Il divieto di ingresso in Via Manzoni, Corso Matteotti, Corso Venezia e Monforte creerà congestione di auto che girano attorno.
In pratica gli unici a non poter entrare saranno coloro che ogni tanto, magari di sabato o domenica, si concedevano un giretto nel quadrilatero o in corso Venezia o Via Manzoni, due delle più belle e storiche Via di Milano anche loro off limits.
Concettualmente è un assurdità: una Ztl dentro una Ztl . Così, pur avendo pagato i 7,5 Euro di Area C per entrare in centro, pagherai anche la multa perché varchi il quadrilatero.
Siamo di fronte alla solita misura classista, alla solita logica della Milano solo per “ricchi”, partorita dai “nemici dell’auto”: coi soldi di tutti i contribuenti milanesi si è pagato un sistema di telecamere che consentirà a chi ha casa nella zona più in di Milano di vivere in maniera ancora più esclusiva e privilegiata, mentre agli altri milanesi e lombardi sarà tolto il diritto di guardare le vetrine o passeggiare in un area storico monumentale che è patrimonio di tutti. Anche il fine settimana e la sera. Per raggiungerla dovranno prendere i mezzi, quando ci sono e funzionano, a tutte le età, con ogni clima, e anche in fasce orarie oggettivamente poco sicure.
Proprio la Ztl accesa h 24 e 7 giorni su 7 determinerà un deserto urbano. E la sera, creando zone senza passaggio di auto e persone, nelle vie si favoriranno le condizioni ideali per furti, aggressioni e rapine.
Insomma da una parte nuove limitazioni, nuove carte e burocrazia per chiedere a sua maestà il Sindaco il permesso di raggiungere casa o lavoro. Dall’altra parte sinceramente non si capisce a che serva e quali categorie o interessi possa aiutare questo provvedimento, certamente non il commercio.
Quando nel 2027 potremo decidere nuovo Sindaco e Giunta, ricordiamoci che la nostra città si fonda sul lavoro e quindi sulla possibilità di muoversi. Non affidiamoci mai più a minoranze ideologizzate, che non ascoltano le obiezioni e che non fanno alcuna valutazione costi/benefici prima di spendere i soldi delle nostre tasse.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Il sindaco a sua insaputa aveva preannunciato tutto quello che ha fatto, quindi la colpa è di chi lo ha votato e di chi non è venuto a votare per arginare questa follia green…. Chi è caduta del suo mal……