Da RAI 3 “Facciamo il segretario del Pd a Sanremo”

Attualità

Un gioco? Senz’altro una pubblicità per il Festival ma, a guardar bene, la constatazione che è la solita kermess di sinistra che enfatizza le camtanti anti Meloni, confermando che il mondo musicale è omologato dal politicamente corretto. La proposta di RAI 3 sottende anche una designazione che dovrebbe interessare urbi et orbi, dando una centralità al PD o a quello che rimane del PD, sentita sulla rete, ma inesistente per molti. Forse, comunque, sta ad indicare lo sfascio di un partito che non sa dove sbattere la testa, ormai l’un contro l’altro armato, con il sospetto a fior di pelle, ma stiamo al gioco, descritto ironicamente da Libero. “Mentre il Pd si avvia al congresso più triste della sua vita, ad Agorà su Rai 3 lanciano l’idea che potrebbe spaccare una volta per tutte la sinistra: scegliere il prossimo segretario direttamente dal Festival di Sanremo. A Debora Serracchiani, ospite in studio, mostrano i nomi dei big in gara all’Ariston. Lei ci pensa su un attimo poi spara il nome, senza incertezze: «Marco Mengoni . Giovane, attento all’inclusività, di successo. Perfetto no? Ma qualcuno al Nazareno potrebbe obiettare: è stato lanciato da X Factor, non va bene. E così nascerebbe la mozione indie: facciamo Colapesce e Dimartino. Troppi maschi, meglio una donna: Giorgia? Elodie? Levante? Il curriculum è perfetto, con qualche bella polemica contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ma anche l’ala radical del partito reclamerebbe la sua parte: i più stagionati e malinconici candiderebbero gli Articolo 31, i più giovani (non proprio turchi) opporrebbero i Coma_cose. Perché se in fondo qualcuno aveva votato Pippo Civati… E la trasversalità?  Dovendo pescare voti in un campo largo, magari qualche figlio di: LDA, che con papà Gigi D’Alessio potrebbe pescare molto bene tra i fan del neomelodico napoletano. Oppure Leo Gassmann, addirittura nipote: ai nostalgici dei cineforum con dibattito scende già una lacrimuccia. Ma niente, anche lui compromesso con X Factor. Perché non Ultimo? O i Modà? Troppo di destra. E Gianluca Grignani? No, quello piace ai renziani di Base Riformista. Bravo, ma bocciato. Un rapper! Un bel rapper: Lazza, o Tananai, per attirare in sezione anche i giovani. Sì ma… troppo giovani. Paola e Chiara? Troppo veltroniane, troppo “ma anche”. E allora non restano che loro, gli inossidabili Cugini di Campagna. Elettorale.”

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