L’Energia Immortale della Musica: Ludwig van Beethoven a 250 anni dalla sua nascita Con Riccardo Chailly e Dominique Meyer
Inaugurazione stagione culturale 2020-21 della Scuola della Cattedrale Duomo – Mercoledì 14 ottobre ore 18.30
Limitata disponibilità di posti nel rispetto delle norme sanitarie vigenti L’accesso all’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria su www.duomomilano.it
Diretta televisiva su Chiesa Tv e streaming sul canale Youtube del Duomo
Bambino prodigio, violinista nell’orchestra di corte, Ludwig riuscì a sedici anni ad avere un’audizione con un altro famosissimo enfant-prodige, Wolfgang Amadeus Mozart, che dopo averlo ascoltato improvvisare al pianoforte, disse: “Tenete d’occhio questo giovane, avrà qualcosa da raccontarvi”. Anche l’eccelso virtuoso di Salisburgo aveva forse intuito che quel ragazzo avrebbe lasciato il segno nella storia della musica trasformandola radicalmente, che ci sarebbe stato l’avvento di un mondo nuovo di cui il compositore delle nove sinfonie sarebbe stato un indiscusso e originalissimo protagonista. Interpretato in tutto il mondo dalle massime orchestre, Beethoven è l’autore di una vastissima produzione musicale che spazia a tutto campo, dalle composizioni da camera a quelle per orchestra, dal pianoforte agli archi, alla musica vocale. Un lavoro epocale che ha squarciato in modo memorabile il mondo della musica portando innovazione, capacità evocativa ed emozionale, e una forza espressiva mai raggiunta da nessun compositore fino ad allora. Dal suo talento smisurato, nonostante la precoce sordità e l’isolamento sociale che ne derivò, nacque un immenso capolavoro: la grandiosa architettura sonora dell’Inno alla gioia, inno ufficiale dell’Unione europea che suggella i valori degli Stati membri e la loro “unità nella diversità”.
«La prima esecuzione dell’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven ebbe luogo a Vienna al Kärntnertor Theater il 7 maggio 1824. L’orchestra era teoricamente diretta da Beethoven stesso, ma in realtà il vero direttore era il maestro di cappella Michael Umlauf. L’esecuzione fu perfetta e l’emozione che suscitò sul pubblico enorme. Beethoven, dopo l’ultima nota della prima esecuzione della Nona Sinfonia, rimase per parecchi secondi assorto nella sua sordità, seduto vicino al direttore con le spalle rivolte al pubblico che applaudiva furiosamente. La cantante Caroline Unger ruppe il protocollo per costringerlo a voltarsi affinché vedesse l’esultanza della folla e capisse quale grande successo aveva riscosso, lasciò il suo posto e si avvicinò a Beethoven, ancora chino sul leggio e rivolto verso gli orchestrali, gli toccò il braccio mentre egli le diede un’occhiata severa, ma Caroline insistette e lo voltò verso la folla che acclamava entusiasta sventolando un mare di fazzoletti bianchi. In una standing ovation, prima una persona, poi tutto il pubblico si alzarono. Chi gli era vicino racconta che una singola, piccola lacrima di gioia luccicò sulla gota del compositore.»
Mercoledì 14 ottobre ore 18.30 Duomo L’Energia Immortale della Musica Ludwig van Beethoven a 250 anni dalla sua nascita
Con Mons. Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo di Milano
Riccardo Chailly, Direttore musicale del Teatro alla Scala e Direttore principale della Filarmonica
Dominique Meyer, Sovrintendente del Teatro alla Scala
Modera Armando Torno
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti

Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.