Area C torna a riempirsi, mentre i mezzi pubblici dimezzano gli utenti. Nonostante i 5 euro di pedaggio il traffico in AREA C sta tornando a picchi pre-covid: il 20 febbraio le telecamere avevano contato 168mila veicoli, ma già due settimane fa, dal 17 settembre in poi, sono tornati circa 150mila con un record toccato lo scorso giovedì di 157.278 veicoli. In molti scommettono che l’aumento dei motori sia destinato a crescere, nonostante l’uso delle piste ciclabili e dei 6mila monopattini in sharing, ma obbligatoriamente chi viene da fuori Milano come pure i milanesi non più giovanissimi usano l’auto privata.
Come riferisce Leggo, prima della pandemia il 70% di cittadini impiegava i mezzi Atm, mentre ora la percentuale è crollata di circa 15 punti. Oggi la metro è utilizzata da circa 650mila persone al giorno, più o meno il 54% di quelle dell’anno scorso nello stesso periodo quando erano 1,3 milioni. Se si aggiungono bus e tram i viaggiatori al giorno diventano circa 1,15 milioni di viaggiatori, lontani da raggiungere la capienza massima dell’80% voluta dal governo ai primi di settembre per garantire il distanziamento anti-contagio, ma anche un’offerta adeguata a coloro che vogliono usare il trasporto locale.
Per quanto riguarda i treni, soltanto un pendolare su due è tornato a usarli, riferisce Trenord che «muove la metà dei passeggeri che muoveva prima del coronavirus, ovvero tra i 400 e 450mila al giorno rispetto ai precedenti 820mila, sebbene i posti occupabili, secondo le direttive del governo, sono 650-700mila».
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