Il Governo vuole azzoppare l’eccellenza Lombarda della sanità

Lombardia

Se qualcosa funziona, tassalo. Se funziona ancora, regolalo. Se non funziona più, finanzialo. Diceva Reagan, ma si applica perfettamente anche alla Sanità Italiana. In particolare per quanto riguarda la formazione. Per cui, se esiste un’eccellenza, tipo la Lombardia, che vuole sperimentare qualcosa per rendere più efficiente il settore, vorrai mica permetterglielo impunemente, vero? No, certo che no. Altrimenti potrebbe succedere che il Referendum sull’autonomia a qualcosa sia servito. Ed è un rischio che non possiamo correre, si saranno detti Gentiloni and friends. La materia del contendere? Oggi diventi un interno, un medico strutturato, dalla sera alla mattina. Certo, dopo un lungo e faticoso, estremamente selettivo peraltro, percorso. Ma, da un punto di vista di responsabilità, prima non rispondevi di nulla, dopo tutto il mondo pesa sulle tue spalle. Il che non è logicissimo. Allora Regione Lombardia ipotizza un percorso graduale, di presa di responsabilità. Niente, non va bene nemmeno quello. Il Governo fa ricorso. Sente lese le sue prerogative. Di seguito un sunto della vicenda fatto dall?Assessore Gallera:

Queste attività, la cui assunzione «è oggetto di indirizzo e valutazione da parte del Consiglio della scuola», «sono contemplate nei piani di attività della struttura nella quale si svolge la formazione». L’introduzione di questa normativa, ricorda Gallera, «è nata da un lavoro corale di Giunta e Consiglio regionale con tutte le università lombarde, che avevano sollecitato l’esigenza di consentire una graduale autonomia degli specializzandi per evitare il passaggio a chirurgo strutturato da un giorno all’altro. Una graduale assunzione di responsabilità, non la comparazione immediata alle funzioni di uno strutturato». Per la Regione la mossa del Governo «rimarca la necessità di una maggiore autonomia in materia di salute per la nostra Regione. Abbiamo inserito nel testo dell’intesa che Governo e Regione dovranno firmare la richiesta per la determinazione del numero di posti dei corsi di formazione per i medici di medicina generale e di accesso alle scuole di specializzazione, compresa la programmazione delle borse di studio per gli specializzandi e la loro integrazione operativa con il sistema aziendale». Il candidato governatore del centrodestra, Attilio Fontana, accusa «l’esecutivo targato Pd» di «compromettere un’eccellenza, la sanità lombarda, di cui si avvalgono numerosi pazienti da altre regioni».

Insomma, non va bene nulla di ciò che funziona, mentre continuiamo a buttare soldi nelle sanità di altre Regioni, dove nessuno si azzarda a contestare le prerogative centrali, magari. Ma la sanità locale fa schifo ugualmente.

1 thought on “Il Governo vuole azzoppare l’eccellenza Lombarda della sanità

  1. Da un governo di comunisti cosa vi potete aspettare se non la distruzione di tutto ciò che funziona decentemente e affossare al massimo ciò che è privato e funziona e fa utile, utile che serve per reinvestire.
    E famosa una frase di Winston Churchill relativamente ai compagni:
    “Il comunismo è la filosofia dei falliti, il credo degli ignoranti, il vangelo dell’invidia; la sua caratteristica intrinseca è la condivisione della povertà”
    Aggiungo povertà per il popolo, ma non per gli appartenenti alla nomenclatura.

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