Il PD e l’Assessora Censi si sono fatti i complimenti perché non ci sarà un ennesimo aumento del costo del biglietto Atm. Ci mancherebbe altro… questo trionfalismo è fuori luogo.

È doveroso ricordare che dal 2012 per una volta Pisapia e per 2 volte Sala hanno aumentato in 3 occasioni il prezzo del biglietto: da 1 euro a 2,20. Un aumento del 120 % in 13 anni mentre il tasso ufficiale di inflazione è salita negli stessi anni del 25,4 %.
Ma poi come si fa a parlare di aumento mentre, a detta di tutti (destra, sinistra, sindacati, comitati) la qualità del servizio è diminuita?
Abbiamo certo una metropolitana in più, la M4, attesa 14 anni, ma in compenso le linee di superficie si sono ridotte e soprattutto hanno ridotto le corse e quindi abbassato la frequenza: gli utenti sono costretti ad attendere molto più di prima i mezzi.
La ricerca del Politecnico dipartimento Traspol dei Prof Beria e Battilocchio, attesta che tutte le linee di superficie
hanno subito tra il 2016 e il 2024 una diminuzione tra 15% e 20% con 3500 partenze di mezzi ogni giorno, con punte del 49% di corse in meno sulla 43 e a seguire la 81 e i tram 33 e 4.
hanno subito tra il 2016 e il 2024 una diminuzione tra 15% e 20% con 3500 partenze di mezzi ogni giorno, con punte del 49% di corse in meno sulla 43 e a seguire la 81 e i tram 33 e 4.E poi le scale mobili sono sempre inutilizzabili (guaste o in manutenzione che sia), la sicurezza impossibile dopo le 21, gli scioperi frequentissimi…
Bisogna essere scollegati dalla realtà quotidiana per vantarsi del mancato aumento… il peggioramento di Atm è sotto gli occhi di tutti, contestato dalla opposizione, dai verdi, da Monguzzi, da comitati come Aspettami, dai sindacati Atm.
Sala, il PD e i suoi Assessori green hanno toppato sulla visione del futuro di Milano. Pensavano che per diminuire lo smog e migliorare la qualità dell’ambiente bastassero monopattini, ciclabili, divieti e vessazioni anti auto e moto.
E invece la soluzione era sotto gli occhi di tutti, era già nella storia e nelle scelte delle amministrazioni precedenti e si chiama trasporto pubblico. Le Metropolitane sono la vera alternativa all’auto, la risposta per un futuro sostenibile ma anche competitivo per una città spugna di attività e pendolari come Milano.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.