Il completamento dell’anello di corsia preferenziale della 90/91 sul tratto tra Piazza Zavattari e Piazza Stuparich sta diventando un incubo per automobilisti e residenti. Non si tratta di chissà quale opera ingegneristica, ma di realizzare 1 km di corsia riservata per i filobus. L’amministrazione Sala tuttavia ci ha messo quasi un decennio per progettare e finanziare l’opera.
Nel 2023 grazie a fondi PNRR sono stati stanziati ben 23 milioni di euro per realizzare la corsia preferenziale sopra lo sterrato che copriva il fiume Olona e che si è trasformato in parcheggio disordinato ma tollerato. L’intervento è molto ambizioso e costoso perché prevede anche due ciclabili ai bordi della circonvallazione, il solito restringimento delle carreggiate, una rotonda in Piazza Stuparich e la piantumazione di qualche albero.
Pur riguardando una arteria strategica della mobilità di Milano i lavori si sono trascinati con i soliti ritardi e la solita incuria: ad oggi non ricordo un cantiere che a Milano non si sia concluso con almeno 1 anno di ritardo.
Durante l’estate poi un temporale ha fatto emergere la presenza di amianto in alcuni punti sottostanti la strada e questo comporterà una attività di rimozione del terreno che determinerà altri ritardi e nuovi costi: 3 mesi almeno di ritardi che si aggiungeranno a quelli già accumulati.
Così i disagi per per gli automobilisti incolonnati in circonvallazione, per gli utenti della linea 90/91 e per residenti e commercianti di vie chiuse dal cantiere (Via Albani) possono solo peggiorare.
Peraltro i cantieri tartaruga hanno un costo esorbitante: ai 23 milioni iniziali si aggiungeranno i 9 delle bonifiche, e così il completamento di un km di preferenziale avrà un costo monstre di 32 milioni: 32.000 Euro al metro o, per dare una idea, quanto tutti gli investimenti di un anno in manutenzione stradale dell’intero Comune di Milano.
In un altro articolo tratteremo dei rischi per la salute e delle misure che Forza Italia propone di assumere per controllare tempi e costi dei cantieri e per ristorare le attività della zona.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
La trasparenza di questa giunta è fuori dal mondo….
Ci sono troppe figure che ‘coprono’ le loro malefatte.
Questo succede perché per il sindaco a sua insaputa sala la cittá di Milano non è una priorità…. Se ne ricorderanno gli elettori quando si andrà a votare per il sindaco e la giunta di Milano????