Incontro con l’On. Salini, ospite dell’Associazione Mille – Milanesi Liberi Europei

Milano

Le sfide che attendono l’Unione Europea per essere protagonista dei nuovi scenari economici e politici

Il 9 ottobre 2025 l’On. Massimiliano Salini, vicecapogruppo del PPE e membro della Commissione per l’ambiente, il clima e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo è stato ospite dell’Associazione Mille, Milanesi Liberi  nella libera Europa . Tema dell’incontro, il futuro delle istituzioni europee, che ha suscitato molti interessanti spunti di riflessione.

L’On. Salini ha spiegato con molta franchezza quali sono gli ostacoli per un ruolo politico più significativo dell’Unione Europea. In primis, lo scarso peso del Parlamento rispetto al Consiglio Europeo, composto dai governi in carica dei 27 Paesi. In secondo luogo, l’insufficiente budget dell’UE, ancora di molto inferiore a quello dei singoli Stati, cosa che non consente di attivare delle politiche efficaci nei vari settori di investimento. Tra l’altro si assiste a un corto circuito per il quale Europa pone vincoli normativi e contabili agli Stati, ma sono gli Stati nazionali che ad oggi determinano la quasi totalità della spesa pubblica.

Salini ha anche ribadito la necessità di realizzare l’Agenda Draghi, che richiede però fondi congrui con l’aumento del bilancio: senza maggiore disponibilità di fondi, è impossibile anche istituire debito europeo e quindi nuovi PNRR. Questo preclude all’Unione Europea la possibilità di investire in modo adeguato in vari macroaree, dalla difesa alla ricerca, dalle infrastrutture alla difesa dei confini alle politiche energetiche. Salini si è soffermato sull’importanza della politica aerospaziale europea e sulla necessità di sviluppare autonomamente sistemi satellitari europei.

Salini ha illustrato il proprio impegno per cambiare i target del Green Deal, applicando una vera neutralità tecnologica. Il “Green Deal” è un modello sulla sostenibilità imposto dall’alto con l’insidia economica e politica della dipendenza da tecnologie non europee, molto influenzato  da lobby che prosperano presso il Parlamento Europeo.

 Salini crede fortemente nell’Unione Europea come soggetto necessario in un mondo multipolare e dove la UE è stata  unica area senza guerre. E’ ottimista sulla attuazione della Agenda Draghi perché nei paesi motori della UE si sta facendo strada la consapevolezza che occorre Difesa Comune, debito comune e più peso del Parlamento Europeo rispetto al Consiglio Europeo.

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