Il destino del Museo del Fumetto (WOW Spazio Fumetto) di Milano resta in bilico, con le sue porte chiuse da mesi a causa della scadenza della concessione comunale. Una situazione che il direttore Luigi Bona definisce senza mezzi termini un chiaro caso di “due pesi e due misure” da parte del Comune.
La sua critica è rivolta al diverso trattamento riservato a due realtà milanesi. Se da una parte l’amministrazione cittadina sta lavorando con grande celerità per un bando che possa garantire una nuova sede al Leoncavallo, dall’altra si assiste a un silenzio assordante sul futuro di un’istituzione culturale riconosciuta come il Museo del Fumetto.
Questa disparità solleva domande cruciali sulle priorità di Palazzo Marino. Mentre il Museo, punto di riferimento per l’arte e la storia del fumetto, rimane in attesa di risposte, l’impegno per trovare una soluzione per il centro sociale appare un segnale inequivocabile. La mancanza di un sostegno tempestivo al WOW Spazio Fumetto non solo rischia di far perdere alla città un prezioso patrimonio culturale, ma evidenzia anche una netta differenza di approccio nella gestione degli spazi e delle realtà cittadine.
Presto detto: la Borsa del Fumetto non ha creato interesse e opportunità per questi inetti della giunta sala poiché non ha ‘generato e genera’ elettori. Si tratta di mero e subdolo interesse politico.