Nei nosocomi di Milano e della Lombardia, una terapia inaspettata si sta facendo strada, affiancandosi ai trattamenti tradizionali: la musica. Non è solo un passatempo, ma un vero e proprio strumento per lenire il dolore e migliorare il benessere psicofisico dei pazienti. Attraverso progetti di musicoterapia e concerti dal vivo, le melodie stanno portando un po’ di sollievo in ambienti spesso difficili.
La scienza dietro la musicoterapia
Che la musica abbia un impatto profondo sulle nostre emozioni è un fatto che tutti abbiamo sperimentato. Ma la sua efficacia non è solo una sensazione: la comunità scientifica ne riconosce ormai il valore clinico. A Milano, enti di eccellenza come l’Istituto Neurologico Besta e l’Università degli Studi di Milano hanno condotto ricerche che dimostrano come l’ascolto di musica personalizzata possa ridurre l’ansia pre-operatoria e la percezione del dolore in pazienti oncologici e neurologici.
In ospedali come il Niguarda e il poliambulatorio “Residenze del Sole”, neurologi e musicoterapeuti hanno riscontrato benefici concreti nella gestione dello stress e nella riabilitazione motoria di malati di Parkinson e Alzheimer. È stato osservato che il ritmo e la melodia agiscono direttamente sulle aree del cervello che regolano le emozioni e la sensazione di dolore, offrendo un supporto tangibile.
Concerti e progetti musicali negli ospedali
Negli ultimi anni, la presenza della musica negli ospedali lombardi è diventata sempre più frequente. Nel 2024, il ciclo di concerti “Momenti musicali”, a cura della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, ha portato esibizioni intime all’Hospice Virgilio Floriani e al Pio Albergo Trivulzio di Milano. Per il 2025, il Policlinico di Milano ha in programma di partecipare a Piano City Milano, offrendo performance di pianoforte nelle sue storiche sale.
Anche fuori dal capoluogo, l’iniziativa si diffonde: l’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, ad esempio, ha ospitato il progetto “Musica negli Ospedali 2025”, coinvolgendo l’Orchestra di Bellagio e del Lago di Como in spettacoli dedicati ai pazienti oncologici e a tutta la cittadinanza.
La musica, in questo contesto, non si pone come un sostituto delle cure mediche, ma come un potente alleato. Offre ai pazienti un momento di leggerezza e di evasione, dimostrando come un assolo d’arpa o di violino possa trasformare un corridoio d’ospedale in uno spazio di sollievo e speranza.
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