La salute della coppia: visite mediche da non trascurare

Scienza e Salute

Il benessere della coppia non si fonda soltanto su intesa emotiva e affinità quotidiana, ma si costruisce anche attraverso la consapevolezza della propria salute fisica e riproduttiva. In un’epoca in cui la prevenzione è al centro della medicina moderna, è essenziale che entrambi i partner si impegnino in un percorso condiviso di controllo e monitoraggio sanitario, sia in chiave preventiva sia in vista di una futura genitorialità. La medicina della coppia, infatti, rappresenta oggi un ambito di crescente attenzione da parte di specialisti in varie discipline, dall’andrologia alla ginecologia, dall’endocrinologia alla genetica clinica.

Esami di routine: una responsabilità condivisa

Numerose patologie, spesso asintomatiche nelle fasi iniziali, possono compromettere non solo la salute individuale, ma anche l’equilibrio di coppia. I controlli periodici, anche in assenza di sintomi, costituiscono una pratica virtuosa per la prevenzione di disturbi cardiovascolari, metabolici, infettivi o ormonali. Per l’uomo, sono raccomandate visite urologiche regolari, esami del sangue completi (inclusi PSA e profilo lipidico), monitoraggio della pressione arteriosa ed eventuali ecografie testicolari. Per la donna, oltre ai controlli ematochimici generali, è fondamentale un calendario di screening mirato che include pap-test, ecografia pelvica e mammaria, e a partire dai 40 anni, mammografia periodica.

Sessualità e fertilità: il ruolo della diagnosi precoce

Le difficoltà sessuali o riproduttive non sono eventi rari e non devono essere trascurate né minimizzate. L’infertilità viene definita come l’assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti regolari e non protetti. In questi casi, la coppia dovrebbe sottoporsi a un’accurata valutazione di primo livello. Per l’uomo, lo spermiogramma rappresenta il punto di partenza, eventualmente seguito da spermiocoltura e indagini genetiche. Per la donna, sono indicati dosaggi ormonali (FSH, LH, estradiolo, AMH), monitoraggio dell’ovulazione e isterosalpingografia per verificare la pervietà tubarica. L’intervento precoce aumenta significativamente le probabilità di successo, specialmente in coppie con età avanzata o fattori di rischio noti.

La prevenzione prima del concepimento

Sempre più coppie scelgono di affidarsi alla medicina preventiva prima di intraprendere una gravidanza. Gli esami preconcezionali rappresentano una tappa fondamentale per valutare la compatibilità genetica, escludere infezioni silenti e rilevare eventuali carenze nutrizionali o squilibri ormonali. È prassi includere test per rosolia, toxoplasmosi, citomegalovirus, HIV, epatiti B e C, nonché screening per mutazioni genetiche (come la fibrosi cistica o l’atrofia muscolare spinale). A ciò si aggiunge la consulenza genetica nei casi di familiarità per patologie ereditarie. Questo approccio proattivo non solo protegge la salute materna e fetale, ma riduce anche l’ansia legata all’incertezza biologica.

Benessere sessuale e comunicazione nella coppia

Uno degli aspetti più delicati, e spesso sottovalutati, riguarda la salute sessuale. Problemi come la disfunzione erettile, il calo del desiderio, il dolore nei rapporti o la secchezza vaginale possono compromettere la relazione e generare tensioni emotive. È fondamentale affrontare questi temi con apertura, evitando il silenzio o il senso di colpa, e ricorrendo a una presa in carico multidisciplinare che includa figure mediche e psicologiche. In contesti urbani ad alta densità specialistica, rivolgersi a un ginecologo in città come Milano o Roma, ad esempio, consente di accedere a centri dotati delle più avanzate tecnologie diagnostiche e terapeutiche, oltre che a programmi di educazione e consulenza sessuale.

Screening oncologici e controlli a lungo termine

Accanto alla salute riproduttiva, la coppia deve farsi carico anche della prevenzione oncologica. Per le donne, ciò include lo screening per il tumore della cervice uterina (pap test ogni tre anni, HPV test ogni cinque anni) e per il carcinoma mammario. Per gli uomini, a partire dai 45-50 anni, è raccomandata la valutazione della prostata, unitamente al monitoraggio del colon-retto. Sono esami che richiedono costanza e consapevolezza, e che dovrebbero essere vissuti come parte integrante di una progettualità di vita condivisa.

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