Abbiamo tutti visto l’insegna della torre Generali in tralice dopo il cedimento delle strutture che la sorreggevano.

Ma quali sono le altezze degli edifici più alti di Milano e cosa c’è dietro questi numeri ?
Fino al 1800 a Milano vigeva un ordine ben rispettato nella costruzione degli immobili.
Era una normativa edilizia comunale che obbligava i costruttori di edifici a nord dei Bastioni di Porta Venezia a non superare i 2 / 3 piani di altezza.
Questo perché da ogni parte della città si potesse ammirare il panorama delle Prealpi Lombarde.
Tale consuetudine veniva denominata la “Servitù del Resegone”, montagna del lecchese e delle Grigne.
Resegone, monte con la cima frastagliata e a forma di dentatura, tanto cara al Manzoni.
Siamo un po’ lontani dai 177 metri di oggi della suddetta Torre di Zaha Hadid (1950 – 2016 ) Torre Generali appunto che diventano 194 con l’insegna.

Un’altezza che non si sarebbe mai potuta raggiungere anche per un altro motivo: la Madonnina sul Duomo (mt 104 – 108,5 con la statua – del 1774) doveva restare il punto più alto di Milano.
E questo grazie ad una legge degli anni 30.
Ma già ai tempi, qualcuno aveva osato, il mercato edile spingeva, costruire sempre più in alto, ad infrangere la Servitù del Resegone e il primo palazzo che ruppe la consuetudine fu Palazzo Luraschi dal nome dell’ingegnere.
Il palazzo in Corso Buenos Aires 1, prese il posto dell’appezzamento dove precedentemente sorgeva il Lazzaretto.
E il progettista, per farsi perdonare l’affronto di coprire il panorama, fece decorare internamente la corte del palazzo con ben 12 busti dei personaggi dei “Promessi Sposi” e fregi a tema manzoniano.

Non rilascio commenti. Dico solo che, per la prima volta, fu utilizzato il cemento armato.
Palazzi invece come la Torre Branca (dal marchio di amari) di Giò Ponti, ex Torre Littoria, in viale Camoens 2, Parco Sempione (mt.108) e la Torre Velasca, Piazza Missori (mt.106) di Nathan Rogers, dovettero restare rigorosamente al di sotto della Madonnina.
Anche se già tre anni prima, nel 1950, il limite era stato infranto dalla Torre Breda, piazza della Repubblica, alta 117 mt.
Il primato stava per essere definitivamente ignorato, nuovi edifici si innalzavano grazie al boom economico.

La Chiesa allora ricorse ad uno stratagemma, su suggerimento dell’Arcivescovo Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI.
In occasione della costruzione del Grattacielo Pirelli si decise di realizzare una copia in sedicesimo della Madonnina e porla in cima alla torre a 127 mt di altezza.
La Madonnina continuava in questo modo a dominare e proteggere Milano dal punto più alto.
Così si è fatto con ogni nuovo edificio sempre più elevato e di Madonnine oggi ce ne sono ben quattro, quella del Duomo, quella del Grattacielo Pirelli mt.127, quella su Palazzo Lombardia del 2010, alto 161mt. e quella più recente sulla Torre Isozaki, Torre Allianz, a Citylife, del 2015, 50 piani, a 209,2 mt, di altezza, 260 con l’antenna.
Eleonora Prina
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