Sanità, Schillaci: concordi sulla riforma dei medici di famiglia

Attualità Scienza e Salute

“La tutela dei medici è un argomento che mi sta a cuore: abbiamo prolungato sia nel 2024 che nel 2025 lo scudo penale. Stiamo lavorando perché questo provvedimento diventi definitivo. In uno dei primi strumenti legislativi disponibili sicuramente verrà inserito”. Lo ha detto Orazio Schillaci, ministro della Salute, nel corso del suo intervento al convegno. L’evento è stato organizzato da ‘Direzione Nord’ dal tema ‘Salute, una scelta politica’ di questa mattina.

“È innegabile che la medicina difensiva spinga spesso i medici a chiedere esami che magari sono anche inutili. Credo che sia giusto per i medici avere più sicurezza nel loro lavoro. Tra l’altro voglio ricordare che quasi il 98% delle cause finisce in un nulla di fatto”, ha aggiunto Schillaci. “Si possono tutelare i medici – ha proseguito il ministro – senza togliere nulla ai cittadini. Sono pochi i casi di errore medico è giusto che possano vedere questo errore risarcito. È un atto dovuto. C’è chi pesa addirittura in 10 miliardi l’anno la spesa per la medicina difensiva.” Soldi che il ministro Schillaci ha definito “sprecati“, aggiungendo che “il dato mi sembra un po’ sopravvalutato, ma sicuramente possiamo migliorare il processo delle liste d’attesa proprio intervenendo su questo”.

Schillaci ha parlato anche della sviluppo della medicina territoriale. “Stiamo puntando con le Regioni, con i fondi del Pnrr, sulla medicina territoriale e per far questo è indubbio che dobbiamo avere la collaborazione leale dei medici di medicina generale. È indubbio che una parte dell’orario dei mmg debba essere spesa all’interno delle Case di comunità e delle strutture della medicina territoriale”, ha detto.

“Su questo c’è un dialogo aperto con le Regioni, ci sono idee comuni, io ribadisco: lasciamo i nuovi mmg liberi di scegliere se continuare con la convenzione oppure diventare dipendenti del servizio sanitario regionale. È chiaro però che delle ore devono essere messe a disposizione delle case di comunità e di medicina territoriale e che le Regioni, se hanno necessità, devono poter disporre dei mmg, da inviare magari nelle aree dove c’è maggiore necessità”, ha aggiunto Schillaci. “Questo non vuol dire interrompere il rapporto fiduciario tra l’assistito e il mmg. Credo che tutti insieme dobbiamo impegnarci per dare una sanità migliore di prossimità, più accessibile e moderna ai cittadini”, ha concluso il ministro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.