Dazi, Trump: dal 1 giugno dazi del 50% per i prodotti della Ue, Borse in rosso

Esteri

Stati Uniti e Unione europea “restano troppo lontani” nelle trattative sui dazi commerciali e negli scambi di comunicazioni scritte avute finora hanno compiuto “pochi progressi concreti”. Lo riporta il Financial Times, citando diverse fonti anonime vicine alle trattative, iniziate dopo che l’amministrazione Trump ha deciso una tregua di 90 giorni sui nuovi dazi “reciproci”. Una terza fonte, che viene accreditata di essere aggiornata sulle interazioni tra le parti, si dice “non ottimista” sul raggiungimento di un accordo prima della scadenza del termine. “Scambiarsi lettere non è fare progressi – afferma questa fonte -. Non stanno andando da nessuna parte”.

Secondo il quotidiano finanziario, i delegati Usa stanno premendo sull’Ue affinché “riduca in maniera unilaterale i suoi dazi sui beni importati dagli Usa”, con una mossa equivalente a quella decisa al Regno Unito. Gli Usa sono insoddisfatti che ad oggi l’Ue si sia limitata ad offrire una riduzione parallela dei dazi e che non intende mettere su un tavolo negoziale anche la sua proposta di Digital tax. Nel frattempo Il presidente Usa Donald Trump ha annunciato un dazio diretto del 50% sui prodotti dell’Unione europea a partire dal primo giugno, accusando l’Ue di essere stata creata per “approfittarsi degli Stati uniti nel commercio”.

In un post sul suo social network, Truth, Trump ha scritto: “L’Unione europea, creata principalmente per approfittarsi degli Stati Uniti nel commercio, è diventata molto difficile da gestire. Le sue possenti barriere commerciali, l’IVA, le sanzioni aziendali assurde, le barriere non tariffarie, le manipolazioni monetarie, le cause ingiuste contro imprese americane e altro ancora hanno portato a un deficit commerciale con gli Usa di oltre 250 miliardi di dollari l’anno, una cifra del tutto inaccettabile”. Il presidente Usa ha inoltre scritto che i negoziati con l’Ue “non portano a nulla” e ha concluso: “Pertanto, consiglio di applicare un’imposta diretta del 50% sull’Unione europea, a partire dal primo giugno 2025. Non ci sarà alcuna tariffa se il prodotto è costruito o fabbricato negli Stati Uniti”.

Brusco crollo delle borse europee, subito dopo l’annuncio di  Trump di dazi diretti del 50% sui prodotti dell’Unione europea che partiranno il primo giugno. Milano perde il 3%, con una picchiata dopo intorno alle 14 proprio in concomitanza con l’annuncio via social della Casa Bianca. In grande affanno anche il resto d’Europa. A Francoforte il Dax scivola del 2,66%, mentre Parigi perde il 2,81%. Cali anche a Londra -1,3%, Amsterdam -1,82% e Madrid -2,42%. L’andamento dei principali listini si riflette sull’Euro Stoxx 50, -2,85%. In deciso calo l’automotive, con Stellantis -5,52%, Mercedes -4,89%, Bmw -4,73%, e il lusso, con Essilux -5,18% e Kering -4,35%. Vendite anche sui bancari, per i timori che queste nuove tariffe possano innescare una spirale recessiva: Bbva lascia il 4,7%, Bnp Paribas -4,19%, Intesa Sanpaolo -4%, Santander -3,91%.

Il presidente Usa Donald Trump minaccia dazi al 25% sui prodotti di Apple, se il gruppo informatico non sposterà la produzione negli Stati Uniti. “Ho informato da molto tempo Tim Cook della Apple che mi attendo che i loro iPhone, che verranno venduti negli Stati Uniti di America, vengano costruiti e assemblati negli Usa, non in India o in qualunque altro posto. Se questo non avverrà – afferma Trump suo social Truth – Apple pagherà un dazio di almeno il 25%”.

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