Michele Serra a conclusione della manifestazione a Roma per l’Europa ha detto “E ora siamo più confusi di prima”, un’affermazione che rende esplicita la varietà di opinioni, i sogni velleitari e le profonde fratture esistenti nel 
popolo di sinistra. Si dice popolo, ma la “massa” era in maggioranza sostenuta dalla cosiddetta intellighentia progressista che portava in piazza protagonismo e distinguo, come si verifica nella realtà.
La mia domanda è scontata: che ci faceva Sala con la fascia istituzionale? Quali tesi sposa, quella di Fratoianni per un no al riarmo o quella di Calenda favorevole al riarmo? Per un sindaco che già si vede nella politica nazionale come federatore del campo largo, che vuole dimostrare equilibrio ed equidistanza in ogni scelta, si è reso conto di essere in una posizione strumentale? E mi riferisco a quella fascia esibita che è un simbolo rappresentativo del legame con la Nazione e proprio con la Repubblica.
Quella fascia indica una comunità, un territorio, non si usa per una manifestazione di parte, serve per atti istituzionali. E non mi risulta che le adunate di Michele Serra e Repubblica siano impegni istituzionali.
