Nella corrente narrazione dei fatti, quale propinataci dalla più parte dei media italiani, non si può non notare una sorta di coro unanime, da parte di coloro che auspicavano, senza se e senza ma, una vittoria dei Democratici USA, volto a sostenere che, per arginare il …”danno per la democrazia” … rappresentato dalla vittoria elettorale negli Stati Uniti di Donald Trump, (sic!) … l'”UE” si deve svegliare al più presto ed improntare il suo futuro alla “cosiddetta Agenda Draghi” come unica salvifica soluzione … !!!
Il che parrebbe proprio sancire la totale e fattuale inesistenza istituzionale dell’ “Unione Europea” nel nuovo assetto internazionale che si va delineando!!!
Il “piano Draghi per l'”UE”, di cui già ho scritto qui di recente, altro non è che una molto ben documentata “diagnosi” dello stato di salute di un paziente palesemente assai malato, il quale, però, deve essere lui stesso ad agire ed intraprendere una conseguente terapia … sempreché ne sia in reali condizioni di farlo.
Il che parrebbe proprio assai difficile, stante la attuale natura giuridica dell’ “UE”, quale semplice entità di organizzazione amministrativa multinazionale e non certo di sorta di “stato federale”, quale decisamente implicata appunto dal “piano Draghi”.
Altro che Trump quale … “danno per la democrazia”! La realtà è proprio la presente natura meramente tecnocratica-burocratica in grave deficit di legittimazione democratica dell'”UE”, che pare sancirne una sorte di … sua “morte cerebrale”, di fronte ad un trionfo di autentica legittimazione democratica, quale il nettissimo risultato delle recenti elezioni presidenziali statunitensi!
… Avevo descritto l'”UE” come una sorte di “morto che ancora cammina” e di certo parrebbe assai strano che, come tale, possa risvegliarsi ed agire improvvisamente come non ha mai saputo far prima nella sua ormai assai lunga esistenza, … purtroppo.
C’è nei fatti della storia in effetti una grande somiglianza nella “degradazione burocratica autocratica” delle cosiddette libere democrazie occidentali, che caratterizza nell’oggi tanto la struttura del “Deep State” statunitense sviluppatosi specie con le amministrazioni dei “Democratici”, quanto -come detto- la realtà meramente tecnocratica dell’Unione Europea.
Non sarà certo facile su entrambi i lati dell’Atlantico dar corso ad una sorta di rivoluzione liberale oramai indispensabile per un genuino ritorno ai principi di una sana democrazia, ove soltanto i cittadini elettori esercitano con il loro voto di maggioranza la sovranità dello Stato cui appartengono.
La “sveglia” pertanto pare suonare di più per la realtà attuale dell’Italia ( e per le sue presenti istituzioni vetero-stataliste ), che per la realtà virtuale di una ormai irrilevante ‘”UE”…!!!
Antonio Belloni
(autore di : “L’”Italia” La Guerra! La Paura Un Futuro? Edizioni Epigraphia
e del pamphlet di attualità politica : “Che Estate! E mo, che facciamo?” Edizioni BookSprint)
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