La Corte di Cassazione dichiara illegittime le multe emesse dall’autovelox di viale Fulvio Testi a Milano.
Questa è la notizia e il risultato ottenuto con la causa iniziata dall’avvocato Federico Rodolfo Masera, dopo una lunga e combattuta battaglia legale. Tutto ebbe inizio quando il 19 dicembre 2018 gli fu comminata una sanzione di 184,56 euro per eccesso di velocità e aver superato il limite di 50 km/h. Ovviamente sono molti gli interessati che sono stati multati e che aspettavano la sentenza.
Osserva Il Giorno “Tutto ruota come al solito attorno al concetto di “strada urbana a scorrimento”, definito dall’articolo 2 comma 3 lettera D del Codice della strada: “Strada a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuno con almeno due corse di marcia e un’eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate”.
L’autovelox di riferimento è il modello T-Exspeed V 2.0, lo stesso finito nel mirino della Procura di Cosenza, che lunedì scorso, su mandato del gip del Tribunale calabrese, ha sequestrato i dispositivi in diverse Regioni proprio per la mancata omologazione e per l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento.
Dopo i vari gradi di giudizio, la Cassazione ha così dato ragione all’avvocato in via definitiva, sentenziando che “È illegittimo l’accertamento eseguito con apparecchio autovelox approvato ma non debitamente omologato, poiché la preventiva approvazione dello strumento di rilevazione elettronica della velocità non è equipollente giuridicamente all’omologazione ministeriale”.
A seguito della sentenza ora molti automobilisti sanzionati potrebbero contestare le multe ricevute, aprendo la strada a numerosi ricorsi nei confronti del Comune di Milano, come anche di altre amministrazioni locali.
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