Deepfake e manipolazione: cosa dice la legge?

Attualità

L’odierno mondo virtuale è un terreno fertile per la disinformazione e i deepfake ne rappresentano l’emblema più inquietante.

I deepfake sono infatti foto, video e audio creati con software di intelligenza artificiale che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo del tutto realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e ad imitare fedelmente una determinata voce.

Video, audio o immagini manipolati dall’intelligenza artificiale, sono in grado di diffondere notizie false con un realismo sconvolgente, mettendo a rischio la nostra capacità di discernere il vero dal falso.

Le cronache recenti raccontano di un uso sempre più spregiudicato di tale tecnologia, i cui rischi non si limitano alla sfera privata o reputazionale (un esempio emblematico è il caso di un video che circolava online, in cui il volto di un noto politico veniva sovrapposto a quello di un attore impegnato in scene indecenti), atteso che possono essere utilizzati per creare campagne di phishing sofisticate o per estorcere denaro, nonché per diffondere odio e incitamento alla violenza; la natura virale dei deepfake sui social media li rende strumenti perfetti per la propaganda e la disinformazione.

Il futuro dell’intelligenza artificiale è pieno di potenzialità, ma è fondamentale utilizzarla in modo responsabile.

I deepfake ci ricordano che la tecnologia, nelle mani sbagliate, può diventare un’arma pericolosa.

Avv. Simona Maruccio
simona@maruccio.it

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