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Decoro e degrado in piazza Duomo

Milano

Pochi giorni fa il Comune ha inaugurato la nuova aiuola di piazza del Duomo, Oasi Zegna, realizzata con la sponsorizzazione di Ermenegildo Zegna. Sempre recentemente, finalmente diremo noi, dopo anni dalla sua collocazione, è stato rimosso l’ultimo e orrendo newjersey in cemento collocato nel 2017 per evitare ai mezzi pesanti di irrompere nella piazza arrecando danni ai passanti.

La posa dei blocchi di cemento armato era avvenuta dopo i terribili attentati effettuati in giro per il mondo e nelle grandi città europee utilizzando mezzi pesanti scagliati contro la folla e avvenuti tragicamente tra il 2016 e il 2017 per recare morte e distruzione. Così tutte le grandi città e non, sono ricorse a collocare sbarramenti irremovibili a protezione dei pedoni nelle aree di affollamento. Naturalmente non ha fatto eccezione Milano che ha distribuito e collocato newjersey nei luoghi sensibili come piazza del Duomo, piazza Castello e Navigli.

Perciò anche piazza del Duomo è stata messa in sicurezza con questi grossi blocchi di cemento armato con l’intento di sostituirli appena fosse stato possibile, con nuovi, più belli e sicuri piloni antisfondamento, i pilomat o Milomat (come sono stati ribattezzai). Lavori conclusisi qualche settimana fa.

 

Così dopo anni l’orrendo manufatto antisfondamento è stato rimosso, quasi non ci si sperava più. E non solo, anche la ringhiera è stata finalmente riparata. Della rimozione del manufatto lo si sapeva, ma visto come procedono le cose in città (e in Italia) ci domandavamo se li avrebbero rimossi prima o poi questi newjersey. Orami erano diventati il simbolo del degrado, proprio in questa piazza che dovrebbe essere un fiore all’occhiello dell’amministrazione e che invece, come sempre, vive sul limite della sciatteria, proprio come se fosse messa tra decoro da una parte e degrado dall’altra.

Aiuola rifatta e pilomat sistemati, ma poi lo sguardo spazia sui palazzi tutti di proprietà comunale e ci si accorge del loro stato di “abbandono”. Tanto che i portici meridionali sono da anni transennati da impalcature a protezione dei pedoni. Facciate lerce e pericolanti che non vedono una pulizia forse da quando vennero inaugurati nell’Ottocento.

A breve, si spera, il palazzo dei Portici Meridionali (quello della libreria Mondadori) dovrebbe finalmente essere oggetto di una riqualificazione totale per diventare un hotel di lusso. Dopo la delusione del primo bando del 2022 andato deserto a causa dell’impennata dei costi delle materie prime, Palazzo Marino ci ha riprovato e questa volta sul tavolo del Comune sono giunte due buste, la prima di Siam srl, la seconda di Bulgarella Holding. La posta in gioco è la concessione di 36 anni per trasformare il palazzo dei Portici Meridionali in una struttura ricettiva a cinque stelle. La base d’asta per il canone annuo è fissata in 4 milioni di euro, pari a 500 euro al metro quadro per poco più di 8 mila mq di superficie. Questo è avvenuto a fine febbraio, ma ancora non è stato scelto il nome di chi sarà il prescelto.

 

La sciatteria di piazza del Duomo continua col monumento a Re Vittorio Emanuele II dove il basamento è sempre lercio e spesso imbrattato dai soliti “simpaticoni”.

 

Stessa sorte per i bei lampioni progettati dal Portaluppi, che come si vede, sono tutti scarabocchiati. Per giunta ogni lampione una volta veniva abbellito da fioriere appese negli appositi cestelli e che da anni rimangono tristemente vuoti.

 

Ancora le solite auto lasciate deliberatamente parcheggiate nell’area pedonale. Non c’è ora del giorno che non veda almeno un’auto parcheggiata dove non dovrebbe (auto del comune, dei funzionari o operatori, ma che in sostanza è ormai consuetudine).

 

Ultima ciliegina, visto che siamo dei rompiscatole, ma è possibile che non esista una commissione che obblighi al decoro, specie in questa piazza, anche delle vetrine dei negozi? Possibile che nel 2024 si sia peggiorato così tanto da accettare che i negozi sembrino più dei discount dozzinali senza il minimo gusto estetico?

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