Costruite negli anni Cinquanta per offrire un tetto alle famiglie sfollate durante i bombardamenti, le case popolari a Milano sono testimonianza tangibile di un passato di ricostruzione post-bellica, oggi in crisi per via delle condizioni precarie e della mancanza quasi assoluta di regole all’interno dei condomini.
Queste residenze sono gestite attraverso MM, subentrata nella gestione del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Milano nel 2014, ad oggi destinataria delle varie lamentele di inquilini che subiscono disagi continui all’interno delle palazzine e degli appartamenti.
Infatti, non è la prima volta che incontriamo storie di residenti che denunciano una situazione critica di degrado e abbandono. Progetti di riqualificazione annunciati anni fa sono rimasti incompiuti, lasciando gli edifici in condizioni sempre più precarie. Infiltrazioni d’acqua, muri scrostati e problemi strutturali minacciano la sicurezza e la qualità della vita dei residenti.
La presenza di abusivi aggiunge ulteriori complicazioni, con alcuni inquilini costretti a barricarsi nelle proprie case. Nonostante qualche segnale di movimento, come traslochi in corso, la situazione complessiva rimane stagnante, con prospettive di intervento che si protraggono di anno in anno, lasciando molti residenti nell’incertezza e nell’insicurezza.
Il caso di Via Inganni 67
Il complesso residenziale sito in Via Inganni 67, appartenente al Municipio 6 di Milano, costituisce un’importante testimonianza architettonica composta da sette palazzi, eretti alla fine degli anni ’30 e trasformati in residenze popolari nel 1954. Tuttavia, la sua integrità strutturale e funzionale è stata compromessa da eventi climatici avversi, in particolare da una violenta grandinata verificatasi nel luglio 2023. Questo evento ha causato danni significativi alle tapparelle di alcuni appartamenti, all’antenna televisiva, al comignolo e al tetto dell’edificio.
Nonostante il ripristino dell’antenna e del comignolo per ragioni di sicurezza, il tetto rimane attualmente in condizioni precarie. Le segnalazioni degli inquilini indicano la presenza di grandi tegole staccate, cadute nel cortile, e infiltrazioni d’acqua all’interno degli appartamenti, una situazione che si protrae da mesi. Inoltre, si lamentano rumori continui dovuti al movimento delle tegole causato dal vento.
Le richieste di intervento al Comune di Milano e a MM sono state ripetute, tuttavia, la situazione persiste e si aggrava. Problemi come balconi pericolanti, allagamenti negli ascensori, fili scoperti presso i cancelli elettrici e malfunzionamenti ai citofoni sono all’ordine del giorno. Gli inquilini, spesso privati di un tempestivo supporto tecnico, si trovano costretti a fronteggiare da soli la sostituzione di componenti difettose negli appartamenti, mentre MM dovrebbe assumersi tale responsabilità.
Questa condizione di trascuratezza genera un impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti, mettendo in luce una situazione di grave degrado che richiede interventi urgenti e risolutivi da parte delle autorità competenti.
La totale mancanza di regole
All’interno del complesso residenziale di Via Inganni 67, la situazione critica non riguarda solamente i danni strutturali degli edifici, ma si estende anche a gravi problematiche legate alla sicurezza e al decoro urbano. Incendi dolosi, risse, atti di maleducazione e comportamenti pericolosi sono diventati allarmanti realtà quotidiane, mettendo a repentaglio la tranquillità e la sicurezza degli abitanti.
Comportamenti maleducati e disturbanti contribuiscono a deteriorare ulteriormente la qualità della vita all’interno del complesso residenziale. Gli inquilini hanno recentemente segnalato la presenza di un camion di street food abusivo all’interno del cortile che ha diffuso uno sgradevole odore di fritto per tutto il complesso.
Di fronte a questa serie di gravi problematiche, è fondamentale un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti al fine di ripristinare la sicurezza e la qualità della vita all’interno del complesso residenziale. L’installazione di telecamere di sorveglianza, attualmente in corso, potrebbe rappresentare un primo passo verso il controllo, ma serve più attenzione da parte del Comune di Milano e di MM, nonché prevenzione di comportamenti illegali e pericolosi.
Solo così è possibile garantire un ambiente abitativo più sicuro e sereno per tutti gli abitanti di Via Inganni 67.
Mm, con il benestare del comune, le regole nelle case le lascia sulla carta, così anche la manutenzione ordinaria e gli interventi straordinari……
Non conoscevo la vergogna.
Abito in via ingannib67 dal 1953, le case sono state costruite negli anni 50! Proprio per noi sfollati abitavamo in V.le Cermenate nelle villette provvisorie dove li mia madre mi ha partorito in una notte nevosa.
Ero orgogliosa del mio cortile!! Ora non più