Con oltre 2.000 partecipanti all’Università Europea di Roma, l’evento si conferma come il cuore pulsante della formazione, del lavoro e dell’innovazione nel turismo, evidenziando il ruolo chiave dell’Osservatorio Nazionale nel guidare le strategie future
L’evento FareTurismo, tenutosi all’Università Europea di Roma – dal 20 al 22 Marzo – e giunto alla sua 23ª edizione, si è confermato come il principale appuntamento nazionale dedicato alla formazione e al lavoro nel settore turistico, organizzato da Leader srl. L’iniziativa ha offerto 2.000 colloqui di selezione per 500 profili professionali, con la partecipazione di 46 aziende del settore alberghiero, crocieristico e delle agenzie di lavoro, e ha visto l’adesione di oltre 2.000 studenti e 180 docenti da 50 istituti professionali di varie regioni italiane.
Durante l’evento sono state annunciate importanti novità in ambito formativo e lavorativo. In particolare, il Ministero del Turismo intende facilitare l’interazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e il mercato del Lavoro, rispondendo così alle esigenze delle imprese turistiche in cerca di profili qualificati. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha introdotto una riforma dell’istruzione tecnico-professionale, volta a rinnovare i percorsi formativi e aumentare l’offerta formativa degli ITS Academy. La SISTUR, nella giornata di venerdì, ha organizzato – sotto il coordinamento di Fabio Forlani, Presidente del Corso di Laurea in Economia e Management del Turismo dell’Università di Perugia – una riunione con i Presidenti dei corsi di studio sul turismo tenuti nelle Università italiane. Dopo questa tavola rotonda verrà redatto un documento per proporre cambiamenti nell’offerta formativa da consegnare ai Ministri competenti.
Tra gli appuntamenti il Forum degli Osservatori Turistici però rappresenta un momento cruciale per il settore turistico italiano, segnando un passo avanti verso l’operatività dell’Osservatorio Nazionale del Turismo (ONT), per la prima volta sotto l’egida del Ministero del Turismo. Al Forum alcune figure chiave del settore, tra cui Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore di FareTurismo, Ignazio Abrignani, Presidente dell’Osservatorio Parlamentare del Turismo, Corrado Luca Bianca, Coordinatore Nazionale di Assoturismo, Michele Camisasca,

Direttore Generale dell’Istat, Barbara Casillo, Direttore di Confindustria Alberghi, e Alberto Corti, Responsabile del Settore Turismo di Confcommercio, con le conclusioni affidate a Barbara Casagrande, Segretario Generale del Ministero del Turismo: “L’ Osservatorio gioca un ruolo cruciale nell’assicurare che la raccolta e l’analisi dei dati sul turismo siano non solo attendibili ma anche tempestive. La sua missione è quella di tradurre queste informazioni in un linguaggio comprensibile e utilizzabile, sia per i decisori politici sia per gli operatori del settore. Questo approccio integrato ci permette di affrontare con maggior efficacia le sfide complesse che il turismo italiano sta affrontando, proponendo soluzioni basate su evidenze concrete e su un’analisi scientifica rigorosa delle tendenze in atto e future”.
“Oggi si è voluto sottolineare l’importanza dei dati. L’importanza però dei dati attendibili e certi, quelli che la statistica ufficiale può fornire – ha dichiarato Michele Camisasca Direttore Generale Istat – l’Istat lavora quotidianamente per aiutare nella sintesi di questi dati per il tramite del sistema statistico nazionale, il SISTAN, che è composto non solo dall’Istat ma da tutti i produttori di dati pubblici e non. I dati sono moltissimi. In tanti si improvvisano fornitori di dati. Allora bisogna garantire rigore scientifico, capillarità e tempestività, quindi rispetto della raccolta del dato, soprattutto per chi deve fare politiche pubbliche a favore del turismo. Lavorare su questo scambio di dati fra chi rileva e chi li elabora in maniera corretta è la priorità. Tema importante è quello della diffusione di dati che devono essere a disposizione di tutti, di chi deve prendere le decisioni di policy e deve avere la possibilità di programmare a lunga distanza, ma anche del singolo cittadino che deve poter conoscere come si sta comportando un’amministrazione. E, infine, soprattutto degli operatori del settore, i quali, per il tramite della statistica ufficiale, devono altrettanto avere il tempo e la possibilità di programmare i propri investimenti. La sinergia e il rapporto tra il Ministero del Turismo, l’Osservatorio nazionale, l’Istituto nazionale di statistica e gli Osservatori è il nostro primo obiettivo”.
L’Osservatorio Nazionale del Turismo è stato istituito con il decreto del presidente della Repubblica del 6 aprile 2006 per studiare, analizzare e monitorare le dinamiche economico-sociali del turismo, per la gestione operativa fu deciso che se ne occupasse l’Enit. Da allora negli statuti più volte rinnovati dell’Enit si è sempre pensato alla ripartenza dell’ONT e a prevederne le funzioni e le competenze, ma poi le statistiche del turismo rimanevano sempre appannaggio di Istat in collaborazione con gli altri enti facenti parte del Sistema Statistico Nazionale. Nell’aprile 2023 l’Osservatorio Nazionale del Turismo viene finalmente collocato presso Il Ministero del Turismo con il decreto-legge 22 aprile 2023 convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2023. Nell’ottobre 2023 l’Osservatorio nazionale del Turismo viene istituito presso il Segretariato Generale con il decreto del presidente del consiglio dei ministri 30 ottobre 2023, entrato in vigore il 20 dicembre, che delinea il regolamento di organizzazione del ministero del Turismo, degli uffici di diretta collaborazione del ministro e dell’organismo indipendente di valutazione della performance.
“Si stanno in questi giorni ultimando le nomine dei 13 componenti dell’ONT e quindi si partirà velocissimamente –conclude Barbara Casagrande – sono previsti 4 incontri l’anno, uno a trimestre dell’osservatorio e un incontro al mese della segreteria tecnica. Ci aspettiamo immediatamente l’elaborazione di dati che consentano agli operatori del turismo di orientare al meglio la loro offerta”.
Il Segretario Generale, durante il suo intervento, si è complimentata con la SISTUR Società Italiana di Scienze del Turismo il cui Presidente il Prof. Fabrizio Antolini è tra i neoeletti componenti dell’Osservatorio.

“Il concetto di destinazione turistica si estende ben oltre la semplice nozione di un singolo comune, evolvendosi in un complesso sistema che comprende una rete di comuni attorno a un nucleo centrale, o “centro gravitazionale” – dichiara Fabrizio Antolini – questa visione olistica è cruciale per analizzare e comprendere i movimenti dei flussi turistici in modo più efficace, permettendo di superare i limiti imposti da una visione troppo frammentata del settore. La sfida principale in questo ambito riguarda la mobilità di tali flussi: la mancanza di informazioni precise sulla loro origine e destinazione rappresenta un ostacolo significativo, che crediamo possa essere affrontato con successo attraverso l’adozione di soluzioni tecniche avanzate e il supporto di adeguate infrastrutture informatiche, specialmente a livello locale”.
“Il turismo, in quanto industria, si distingue per la sua unicità e non replicabilità al di fuori del contesto territoriale originario, a differenza di quanto avviene in altri settori economici che subiscono processi di delocalizzazione produttiva – prosegue il presidente SISTUR – Questa caratteristica conferisce al turismo un valore aggiunto significativo per il territorio, traducendosi in un vantaggio economico notevole. Tuttavia, la quantificazione precisa di tale vantaggio spesso si scontra con la difficoltà di raccogliere dati accurati, specialmente a livello locale, rendendo complessa l’analisi degli impatti economici del turismo. Nonostante l’importanza cruciale della spesa turistica per valutare gli effetti economici del settore, i dati dettagliati su questo aspetto risultano spesso insufficienti, limitando la comprensione a un contesto prevalentemente regionale. La regione, tuttavia, non dovrebbe essere vista semplicemente come un dettaglio geografico, ma piuttosto come un’entità che consente di esplorare la varietà delle forme e delle vocazioni turistiche, offrendo spunti preziosi per l’adattamento delle strategie di sviluppo turistico. In questo contesto l’ONT gioca un ruolo fondamentale, identificando le criticità del settore, anche a livello statistico, e promuovendo la standardizzazione delle informazioni relative al turismo. Questo sforzo congiunto è indispensabile per acquisire una conoscenza approfondita del territorio e per proporre politiche turistiche mirate ed efficaci. L’Osservatorio Nazionale del Turismo si configura come uno strumento chiave in questa direzione, con il compito di analizzare le opportunità e i rischi del settore, al fine di guidare lo sviluppo di politiche turistiche coordinate. La sua attività è volta a migliorare l’accessibilità e l’attrattività delle destinazioni italiane, puntando a rendere il turismo un’esperienza più sostenibile e fruibile”.

Giornalista, autrice e conduttrice tv ha prodotto per quasi un decennio un noto programma televisivo sull’arte e la cultura in Sicilia, Profile Magazine tv.
Scrive per diverse testate ed è stata Direttore Responsabile di CulturaIdentità.
Oggi è Coordinatore Nazionale e responsabile della comunicazione dell’Unione Nazionale Vittime(UNAVI).