Dieci anni fa, Benedetto XVI sbalordiva il mondo con le sue dimissioni, le prime dopo più di sette secoli. Cosa ha spinto il più tradizionalista dei Papi alla rinuncia e a consegnare la cattedra di Pietro al radicale ed empatico cardinale argentino? E, soprattutto, quando si è in crisi, bisogna seguire le regole o la propria coscienza?
Dall’autore premio Oscar per Bohemian Rhapsody, L’ora più buia e La teoria del tutto arriva il testo teatrale da cui è stato tratto un film Netflix di grande successo: “I due Papi” che sarà in scena al Teatro Menotti dal 20 al 25 febbraio reduce da tre stagioni di repliche di grande successo nei più importanti teatri italiani.
Gli interpreti Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo, sono due fra i più grandi attori del nostro panorama, e la regia è firmata di Giancarlo Nicoletti, vincitore del Premio Nazionale “Franco Enriquez” per la Miglior Regia.
Incalzante e profondo, avvincente e ironico. Fra documento storico, humor e dramma, lo spettacolo ripercorre non solo i giorni frenetici che portarono dalla rinuncia di Benedetto all’elezione di Francesco, ma anche le “vite parallele” di due uomini molto diversi, accomunati dallo stesso destino.
Il testo teatrale di Anthony McCarten è stato tradotto da Edoardo Erba e l’imponente scena di Alessandro Chiti, che riproduce dai giardini di Castel Gandolfo alla terrazza di San Pietro fino all’iconica Cappella Sistina, ha ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia.
ORARI SPETTACOLI:
Dal martedì al sabato ore 20 –Domenica ore 16.30 – Lunedì riposo

Giornalista professionista fin da giovanissima inizia scrivendo di moda, attualità e costume su Cosmopolitan e Capital. Dal 1997 al 2022 è redattore al Sole24Ore coltivando in parallelo la passione per le storie legate al food&wine.
Scrive per l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, gira l’Italia con la troupe di Gustochannel e dal 2011 fino al maggio 2017 è stata Vicedirettore di Italia a Tavola.