Un antisemitismo strisciante, ingiustificato, l’orrore di un sentimento sordo e cieco, l’irrazionalità di un pensiero che ancora oggi diventa l’aberrante morte della coscienza.
Giorno della Memoria, per non dimenticare e ancora gridano paura i piccoli prigionieri nel Ghetto di Terezin
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo Ma non c’è pace per i martiri
(la poetessa è Eva Picková, una ragazzina di dodici anni nata il 15 maggio del 1929 e morta ad Auschwitz il 18 dicembre del 1943)
Ma non c’è pace per i martiri dei nazifascisti, non c’è rispetto neppure per chi vuole ricordare e lo sfregio beffardo ritorna, anche ieri, in continuità con l’assenza del cuore.
Nuovo imbrattamento, nel Giorno della Memoria, per il murales dell’artista aleXsandro Palombo che, al Binario 21 della Stazione Centrale a Milano, raffigura la famiglia dei Simpson come deportati ad Auschwitz. Per la quarta volta l’opera è stata danneggiata, in questo caso, come ha denunciato lo stesso autore, con dei segni come a volerla cancellare e scritte antisemite: “Fuck Israel” e, più sconvolgente anche se più in piccolo: “W Hitler”.
Palombo, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, ha deciso di non ripulire più il murales, ma di lasciare i segni dell’odio e dell’intolleranza come parte dell’opera stessa.. Si tratta del quarto episodio di danneggiamento, l’ultimo era avvenuto a dicembre.
Gli Ebrei avevano chiesto la sospensione dei cortei pro-Palestina almeno nella Giornata della Menoria: troppo straziante vedere le bandiere di Israele insultate e bruciate. Dal Ministero dell’Interno è arrivata l’indicazione di rinviare i cortei.
E arriva la sospensione anche a Milano “Ne ho parlato anche con il prefetto e mi ha detto che è allineato con il ministro e io non posso che accettare questa decisione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “È difficile dare un giudizio – ha continuato Sala – anche perché non è una cosa che riguarda solo Milano ma è a livello nazionale. Non voglio commentare, ma credo che sia inevitabile a questo punto, quindi bene così”.
“Sono preoccupato anche perché teniamo conto del periodo e credo sia un momento molto difficile: bisognerebbe cercare di comprendere realmente quanto accade perché è inconcepibile e inaccettabile che si vedano ancora dei rigurgiti di antisemitismo che ero convinto fossero stati cancellati definitivamente e che invece esistono e sono nascosti sotto il tappeto”. Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana.

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano