Ci si potrebbe chiedere quali siano le radici della violenza, perché è reazione soprattutto maschile, e perché ce ne sia una presenza massiccia in questo periodo. Le ipotesi dei sociologi sarebbero indubbiamente illuminanti, ma rimane l’orrore, la ferita grave nell’anima di chi subisce violenza.
A Milano l’ennesima vittima di un’ingiustificata violenza familiare. E’ stata salvata dagli agenti di polizia che sono intervenuti in zona Bisceglie e con un taser hanno immobilizzato il fratello della donna dopo che le aveva appena fratturato uno zigomo. Da anni infatti, la 55enne subiva violenze e vessazioni in famiglia.
Anni di violenze e vessazioni
Secondo la ricostruzione del quotidiano Il Giorno, l’uomo, Salvatore A., svolgeva lavori saltuari e non contribuiva al mantenimento della famiglia, in casa nascondeva coltelli e aveva il vizio dell’alcol. Ogni sera riempiva di botte e minacce di morte la sorella. Ai poliziotti che l’hanno salvata, la donna ha raccontato anni di maltrattamenti che l’avrebbero portata, in più di un’occasione, a un “perdurante stato di sofferenza e agitazione tanto da obbligarla ad assumere farmaci antidepressivi e a rivolgersi al Cps per continui consulti psichiatrici”. Il culmine era stato raggiunto qualche giorno prima, quando il fratello all’improvviso, l’aveva presa a bastonate mentre stava dormendo, massacrandole il viso di pugni e procurandole un taglio al braccio e al polso destro.
La denuncia e l’arresto
Sempre in tempi recenti, l’uomo l’aveva colpita con un bastone di legno e poi l’aveva minacciata gravemente di morte con un coltello da cucina. In questo caso la donna aveva denunciato l’episodio al commissariato Lorenteggio facendo partire il protocollo di “codice rosso“ disposto dalla procura. L’ultima denuncia da parte della donna risale a tre giorni fa. In quel caso Salvatore era entrato in casa e vedendo un thermos pieno di caffè lo aveva preso e lanciato contro la testa della sorella. Ad allertare le forze dell’ordine, è stato un familiare che aveva sentito le urla della sorella, a cui probabilmente ha salvato la vita.
L’uomo è stato poi arrestato dagli agenti del commissariato con l’accusa grave di tentato omicidio. Nonostante si sia reso necessario l’utilizzo del taser da parte degli agenti, Salvatore A. avrebbe continuato a insultare e a inveire contro la donna che adesso è ricoverata in ospedale con una prognosi di venti giorni.