Non sanno gestire il Seveso, ma vogliono dire ad Israele cosa fare di Gaza

Milano

Giovedì sera c’è stato l’ennesimo consiglio comunale monco, a causa delle liti interne alla maggioranza sul problema di Israele. Ed è ora che qualcuno dica precisamente come stanno le cose. Ne parliamo con Franco Vassallo, per decenni in forze al servizio che si occupa della rete idrica di Milano.

“Fa un po’ venire la pelle d’oca che le stesse persone che hanno difficoltà a controllare che MM tagli l’erba in tempo, che il Seveso non esondi e che San Siro non si trasformi in un campo di battaglia per gang vogliano dire ad Israele come comportarsi con il terrorismo. Milano, soprattutto nella sua periferia nordorientale, è stata in passato punto di passaggio di individui poco raccomandabili, uno è stato anche fermato fuori dalla metro a Sesto. Fermato per sempre, aggiungerei. Si sono moltiplicate moschee abusive che nessuno controlla e purtroppo vediamo ritornare l’odio antisemita. In viale Monza un individuo ha aggredito dei passanti all’urlo di Allah Akbar. Due sono stati arrestati a Sesto in quanto radicalizzati e aderenti all’Isis.

In sostanza, non sappiamo garantire la sicurezza ai nostri cittadini, in questo aspetto, eppure ci sentiamo prontissimi a dare lezioni agli altri. Netanyahu può piacere o meno, ma non credo che abbia bisogno di Beppe Sala o della sua maggioranza per sapere cosa fare per il proprio popolo. Eppure, con più di 400 mozioni e ordini del giorno da votare, il Consiglio Comunale trova il tempo di far saltare una intera seduta perché non si riescono a mettere d’accordo su come chiedere (e se chiedere solo quello e solo a loro) ad Hamas di rilasciare gli ostaggi. A me pare fantascienza. Pure Verdone ha preso paura una notte in Stazione Centrale. Ma noi, tranquilli, ce ne freghiamo e passiamo a litigare sulla politica estera. Di un altro Stato.

In tutto questo il Sindaco è sempre altrove a parlare d’altro. Non c’era in Sinagoga quando si è parlato degli ostaggi, molti dei quali hanno parenti a Milano, perché stava parlando, per la seicentesima volta, del clima in Spagna. Lui dice che sono cose che a Milano servono. Io e qualche centinaia di migliaia di milanesi facciamo davvero fatica a capire come o perché. L’altra sera non era in Consiglio Comunale, perché di sicuro stava facendo altre cose utilissime. Magari stava disegnando nuove piste ciclabili, chi lo sa. Però, ecco, se trovasse il tempo di spiegare ai suoi consiglieri che devono lavorare un po’ di più per il bene della città non sarebbe male, non trovate?”

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