La soluzione geniale di Sala per via San Romanello: aprire le giostre

Milano

Credevamo di averle viste tutte, e invece… in via San Romanello stanno arrivando le giostre. E ci resteranno. Permanentemente. Così da essere sicuri di creare ulteriori problemi a chi là ci vive. Abbiamo raccolto alcune testimonianze per raccontarvi i disagi e i problemi che dovranno vivere i cittadini.

Iniziamo da Maria Tricoli, residente storica di via San Romanello:

“Sono cresciuta e vivo da 38 anni in via San Romanello, al 34. Negli ultimi anni c’è stato un assoluto degrado di quello che era un palazzo di gente per bene e rispettabile. È arrivato di tutto, davvero di tutto. Anche persone che non considerano l’integrazione una priorità. Ci hanno aumentato l’affitto. A quelli che pagano, ovviamente. Adesso ci ritroviamo ad avere accanto pure i giostrai. Con un parco fisso. Ma via San Romanello non è una via che lo possa consentire. Già c’è un rottamatore… Invece il quartiere va riqualificato. Eppure dall’oratorio alla ludoteca, qui è finito tutto. Resta solo il degrado. Io vorrei davvero che la zona venisse rilanciata, ok che il parcheggio di cui parliamo è abbandonato. Ma rivitalizzarlo significa renderlo di nuovo attivo, magari collegandolo alla metro con una navetta. E poi, perché non ristrutturare, risanare e obbligare tutti a pagare? Invece, purtroppo ci stanno portando ad andarcene. Tra occupazioni abusive e rom che fanno i loro bisogni nelle zone comuni…”,

La incalza Mimmo Clema, che, sconsolato, ci racconta:

“Noi di Quinto Romano ci stiamo organizzando per incontrare l’Assessore Tancredi, perché il tema è che vorrebbero mettere in via San Romanello dei giostrai. La viabilità, però, non lo consente. Qui passano camion e tir, che tagliano di qui per non passare da Settimo (a causa della chiusura del centro del paese). Esselunga, poi, ha aperto a Settimo un magazzino per la consegna a domicilio delle spese. E anche loro passano di qua. Come se non bastasse, c’è pure l’autoscuola che ci ha “scelto” come parcheggio di autobus, camion e camion con rimorchio… A cui fanno da dirimpettai gli sfasciacarrozze. Poi, verso sera, qui iniziano le corse clandestine di auto. In mezzo a due ali di lavoratori e lavoratrici della notte. Quindi, il traffico c’è. Ci mancavano solo i giostrai! Peraltro con delle giostre fisse qui per 11 mesi all’anno. Quinto Romano non può sopportare tutto questo! Ormai ci sentiamo cittadini di Serie B. Ma noi non vogliamo diventare via Quarti o Piazzale Segesta. Noi non vogliamo l’oasi felice, ma almeno un quartiere vivibile. Vorremmo, invece che altro traffico, dei servizi una volta tanto!”

Chiude Franco Vassallo, ex consigliere del Municipio 7:

“Quello che sta succedendo in via San Romanello sarebbe comico, se non fosse tragico. A un contesto che vorrebbe più vigili, più servizi e più attenzione, Sala risponde con… le giostre! Siamo persino oltre il “non hanno pane? Mangino brioche!”. Questa è una operazione scientifica, lucida e chiaramente pianificata per rendere le periferie invivibili, svuotarle e vendere la cubatura al miglior offerente. Creano il degrado perché i privati riqualifichino e guadagnino dal farlo. Eppure sarebbe così semplice intervenire: ripulire il degrado, portare servizi, dal medico di base ai trasporti pubblici, negozia con Settimo una migliore redistribuzione del traffico pesante e la zona rinascerebbe. Ma no, si preferisce continuare come si è sempre fatto: scaricando i problemi sulle periferie.

5 thoughts on “La soluzione geniale di Sala per via San Romanello: aprire le giostre

  1. Tutta santa verità e le istituzioni super assenti sul nostro quartiere, cambiamo auto x area B ma rimaniamo x loro un quartiere di SERIE B

  2. Sono d’accordo qui di desidera solo vivere civilmente, xké Sala non viene a vedere in bus cosa c’è e si fa un bel giro si vergognerebbe del suo operato.Sono 3 anni che siamo senza medici e lui manda le giostre dovrebbe solo vergognarsi.

  3. Perfettamente d’accordo su quando descritto dalle persone che vivono in quel quartiere, particolarmente via San Romanello! Necessità un impegno vero all’ascolto!

  4. Sono arrivati a prendere decisioni che sono alquanto bizzarre in un quartiere che necessita di servizi sociali di altra importanza non di giostre ma medici di base visto che hanno chiuso degli ambulatori

  5. ”Questa è una operazione scientifica, lucida e chiaramente pianificata per rendere le periferie invivibili, svuotarle e vendere la cubatura al miglior offerente. Creano il degrado perché i privati riqualifichino e guadagnino dal farlo”
    – Volevo scriverlo io. Maledetti!-

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