Basta menzogne sui media. Il Maestro Veronesi contro chi stravolge la realtà per fini ideologici.

Cultura e spettacolo
Sigfrido Ranucci

Nella serata di Domenica 10 ottobre, avendo deciso di guardare la televisione, mi sono imbattuto in due personaggi, Sigfrido Ranucci e Angelo D’Orsi; il primo, Ranucci, ha fatto un parallelo tra i La Russa di Paternò e i peggiori mafiosi, ha criminalizzato una intera cittadina siciliana, utilizzando le musiche del Padrino come sottofondo, e se l’è presa con una campagna elettorale di 50 anni fa, concernente due persone defunte, con il solo scopo di diffamare il Presidente del Senato o meglio diffamarne i famigliari, con affermazioni prive di ogni senso o attualità giuridica.

Prof. Angelo d’Orsi

Il secondo, D’Orsi, professore universitario della Universita di Torino, si è prodigato in una difesa e giustificazione delle ragioni dell’attacco terroristico di Hamas ad Israele, ignorando con colpevole cinismo lo strazio e il terrore che tale attacco terroristico sta portando in queste ore al popolo ebraico. Questi personaggi, che propagano il falso e che ribaltano la realtà, facendo apparire mafiose persone oneste, comunque mai indagate, e facendo apparire onesti i peggiori e infami terroristi, stanno passando il segno della sopportazione e chiariscono una volta per sempre il limite che la libertà di esprimere opinioni possa avere anche in Italia.

Il sottoscritto, licenziato e sollevato dall’incarico di direttore d’orchestra di un festival, semplicemente perché ha protestato contro scene operistiche utilizzate a scopo di propaganda politica, compirà un tour musicale chiamato “Addio fiorito asil” ; un tour di fronte alla sede Rai di Roma e alla Università di Torino per chiedere ai rispettivi enti il licenziamento immediato di persone che utilizzano il mezzo televisivo per fare propaganda politica al prezzo di ribaltare la verità. Così come nell’opera lirica è arrivato il momento di dire basta a scenografi e registi che stravolgono la verità dell’opera, abusando della loro posizione di potere nei teatri, è arrivato anche il momento di dire basta a personaggi che stravolgono la verità per motivi ideologici sui grandi media nazionali, abusando della loro posizione di potere all’interno degli atenei e delle testate televisive.
( I concerti, per evitare problemi di ordine pubblico, non saranno annunciati preventivamente)

Alberto Veronesi

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