Oggi il mio racconto non si soffermerà solo sulle tante orribili violenze consumate sui minori che periodicamente offendono e rattristano le nostre coscienze, ma cercherà di andare oltre analizzando come poter continuare a vivere il “dopo,” come farsene una ragione per non restarne perennemente imprigionati. E lo farò con una canzone che scrissi e incisi nel 2006 e che pubblicai in un album (Il Bruco) solo 10 anni dopo … Ely Don’t Cry, Ely non piangere. Le violenze subite dai minori in età adolescente accadono per le frequentazioni sbagliate nel territorio sbagliato o, spesso, anche nell’ambiente familiare che dovrebbe, invece, rappresentare il fortino protettivo dove meglio crescere e apprendere. E questo in tutto il mondo, come nei casi recenti: uno venuto alla luce il 10 agosto di quest’anno in Perù, quello di Mila, una ragazzina di 11 anni, vittima di uno stupro perpetrato dal patrigno, non ancora arrestato, continuato nel tempo fin da quando aveva 6 anni e alla quale, per giunta, è stata vietata l’interruzione della gravidanza benché sia molto rischioso partorire a quell’età … e l’altro in Italia, quando il 25 agosto è uscita la notizia di due cuginette di 11 e 12 anni per mesi violentate in un parco da un branco di giovani lupi sciolti e senza regole.
Nella storia che racconto nella mia canzone, Ely Don’t Cry, e della quale analizzerò con voi parte del testo mettendo tra virgolette le frasi cantate, parlo di Ely, un’adolescente che si accorge a sue spese che “non è un gioco solamente tutto quello che le accade intorno” e che, abusata dal padre, si ritroverà “principessa, figlia e madre del suo stesso re”, rimarrà incinta a16 anni, ma non vedrà mai crescere il suo ventre perché le interromperanno la gravidanza “anche se un dubbio e un vuoto immenso per la vita” l’accompagnerà… ” Oh Ely don’t cry, non piangere se puoi”: parole di sprono per non abbattersi, provare ad andare oltre per non darla vinta a un delinquente e non permettergli di prendersi tutta una vita che, invece, può ancora riservare emozioni positive, con amori che nascono e che finiscono, ma che amori sono, puri e vissuti, … e incalzo …
“guardati allo specchio, con un secchio d’acqua lava il tuo passato e ciò che non è stato,
tu sei troppo forte dentro, sei del tuo universo il centro, perciò: oh Ely dont’t cry, non piangere se puoi …
… e se svegliandoti d’incanto tutto chiaro poi ti apparirà
e un passerotto che ti mangia in mano tanta gioia ti darà
finalmente questo pazzo puzzle della vita capirai
che aria e terra, bene e male figli sono sempre dello stesso sale, perciò: oh Ely don’t cry, non piangere se puoi” …
La vita è fatta di bene e di male con cui convivere per non rimanere sopraffatti, e questo vale per tutti e in tutti gli episodi avversi che potremo incontrare sul nostro cammino, ripeto: non permettiamo a nessuno di rubarci oltre al presente anche il futuro: la nostra forza è nell’amore, nel rispetto per gli altri, e … per noi stessi!
Capitan U 1947
(alias Umberto Napolitano)

Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
Queste brutte cose che accadono mi mettono tanta tristezza,credo che la prima educazione parte dai genitori quando questi sono”veri genitori”.La mia famiglia è numerosa 7sorelle e 4 fratelli cresciuti in campagna con poche cose ma nessuno dei miei fratelli è un mostro!! Perciò credo sia opportuno che i genitori facciano i genitori non gli amici dei propri figli.
non permettiamo a nessuno di rubarci oltre al presente anche il futuro
Un saluto con stima
Ciao Umbi,
Sempre mirato in quello che scrivi.
I genitori dovrebbero essere presenti sempre specialmente se sono minorenni.
😘
Ciao Capitan U buongiorno… oggi vedo, con molto piacere, che hai affrontato un tema che ogni giorno dalla nascita dell’uomo, la violenza contro il più debole e il più vulnerabile… sono atti che lasciano un solco profondo in coloro che queste violenze le hanno subite, un segno indelebile soprattutto quando chi a causare queste violenze sono coloro di cui ti fidi dai quali non dovresti temere nulla che ti dovrebbero difendere, anche a costo della loro vita, davanti a tutto e a tutti… non è facile convivere con le paure che questi abusi causano soprattutto quando rientrando a casa, tra quelle mura che ti dovrebbero proteggere, trovi il tuo aguzzino che pensa solo a te ma bel modo sbagliato… ognuno di noi reagis e e si comporta in modo diverso ad ogni singola azione o trauma che subisce, chi si butta tutto alle spalle, chi piange e si dispera, chi diventa a sua volta violento, purtroppo però i conti li facciamo sempre quando siamo da soli e questi non tornano mai perché sono conti sballati… non ci sono consigli o bacchette magiche che possano cancellare queste nefandezze e bisogna conviverci tutti i giorni e tutta la vita, solo tanto amore, di quello sincero e pulito, e tantissimo affetto di quello forte e disinteressato allo stesso tempo potranno lenire le ferite e i solchi che si hanno…
La violenza sui minori e’ un male purtroppo gravissimo al quale non vedo cura essendo che molti vengono violentati proprio in famiglia. Io spero nel mio cuore che un giorno l’essere umano si renda conto del dolore che crea a queste piccole creature per il resto della loro vita, ma penso che sarà difficile molto difficile.
Ciao Umbi …metti sempre in evidenza temi ed argomenti delicati e purtroppo vergognosi da sconfiggere assolutamente la famiglia e la scuola sono fondamentali per l’educazione e la formazione dei giovani come è a mio avviso una materia importantissima l’Educazione Civica da qualche anno accantonata nei libri di testo scolastico io sono anche a favore della leva militare obbligatoria o servizi sociali magari della durata di qualche mese per formare le donne e gli uomini di domani è necessario un intervento imminente considerando anche che molti episodi non vengono alla luce è in gioco il futuro elle vecchie e nuove generazioni…….Ciao Umbi Buon Fine settimana
Argomento toccante e attuale,lo vivo da nonna con un nipote nel pieno dell’adolescenza per questo ,credo che le attenzioni in questo momento più che mai,non siano mai sufficienti.Grazie Capitan U per dare voce, anche con le tue canzoni a questi argomenti .
Oggi il mondo sembra essere impazzito ogni giorno ai telegiornali si sentono fatti di stupri e di violenze che fanno raccapricciare probabilmente queste cose succedevano anche prima, solo che venivano poco pubblicizzate probabilmente prima c’era più paura e vergogna a denunciare lo stupro subito la parola rispetto oggi sembra non avere più valore credo fermamente che ci debbano essere leggi contro questo tipo di persone molto ma molto più severe concludo complimentandomi con Capitan u per i suoi temi sempre attuali sui problemi odierni Ciao
Quando capitano queste cose spesso le cose sono due.
1. I minorenni vengono lasciati soli dai genitori e sono vittime di questi “mostri” e si scoprono a fatti avvenuti.
2. Gli stessi genitori o parenti sono gli stessi “mostri”.
Io credo a prescindere che oltre ai genitori stessi, i quali non sempre sono presenti con i loro figli minorenni, dovrebbero dialogare di più con i figli.
Io credo che delle lezioni aggiuntive a scuola (oltre a quelle da programma per l’istruzione), fin dalle elementari quando i bambini iniziano ad apprendere vadano svolte.
Tutti devono sapere a cosa potrebbero andare incontro con il crescere affinché non accada l’inevitabile.
Questi insegnamenti sarebbero da inserirli nel programma ministeriale.
Io credo che forse, e sinceramentein questo modo qualcosa può cambiare veramente.
Tentare non nuoce…
Caro Capitan U,
Vorrei esprimere la mia gratitudine per aver affrontato un argomento così delicato e urgente nella tua pubblicazione. La violenza inflitta ai minori è un problema globale che richiede una seria riflessione e azione. Il tuo tentativo di esplorare il “dopo” e il processo di guarigione è commovente e necessario.
La canzone “Ely Don’t Cry” rappresenta un messaggio di speranza e forza interiore che è fondamentale per chiunque abbia vissuto esperienze traumatiche. Le parole “Oh Ely don’t cry, non piangere se puoi” sono un inno alla resilienza e all’ottimismo. È un messaggio che ci ricorda che, nonostante le avversità, possiamo trovare la forza di andare avanti e riscoprire il senso della vita.
La tua condivisione di questa storia e della canzone è un contributo significativo al dialogo sulla violenza contro i minori e sul percorso verso la guarigione. Continua a diffondere consapevolezza e speranza attraverso il tuo lavoro.
Grazie per averci ricordato che la nostra forza risiede nell’amore, nel rispetto reciproco e nella nostra stessa resilienza.
Con gratitudine,
Vocal Fusion
Un tema fondamentale, la violenza tra le mura che dovrebbero essere amiche, una delle espressioni più subdole del male che si nasconde e colpisce per annientare la vittima, sorpresa, sbigottita e indifesa. Ely, non piangere. Combatti la tua battaglia e riprenditi la tua vita. E costruisci il tuo futuro nel segno dell’amore: l’odio non porta a niente. Aiutiamo a diffondere la cultura del rispetto e della solidarietà, sosteniamo chi soffre le conseguenze di questa barbarie, isoliamo e condanniamo al disprezzo sociale chi compie consapevolmente questo crimine, senza mai girarci dall’altra parte. Gli altri siamo noi, ricordiamocelo.