Incontriamo Giovanni Alberto Orlando, un cosmopolita conservazionista italiano che da alcuni anni si dedica, per passione, al recupero ed alla valorizzazione di razze animali minacciate dal pericolo dell’estinzione e che ultimamente si è interessato alla reintroduzione di un’antica varietà di asino Baleare, il precursore del famoso “Kentucky Donkey” protagonista, insieme a pionieri e cowboys, della conquista del West. Di questo grande asino dal manto sempre nero rimanevano, alla data del 31 dicembre 2013, 278 riproduttori censiti dal libro genealogico della razza.

“La nostra ferma convinzione che il successo, nella salvaguardia di una razza gravemente minacciata di estinzione, non possa ignorare la divulgazione e la valorizzazione delle sue attitudini e peculiarità, implica che l’obbiettivo sia un perfetto compromesso tra la conservazione e la promozione di attività che la vedano, nel nostro caso l’asino, al centro della attenzione. Tra le altre risalta, per importanza e valenza sociale, la cosiddetta Onoterapia (dal greco Onos=Asino), per la cui pratica stiamo attrezzando un centro nell’Isola di Ibiza, nelle Baleari, dove un tempo questo equide era presente in quantità significative e da cui oggi è praticamente scomparso.
La interazione con gli animali a fini terapeutici, accompagna l’umanità sin dalle sue origini e continua ad essere strettamente praticata, nell’attualità, da tribù indigene che non si sono mai allontanate dalla natura.
Nel XIX secolo la letteratura medica già faceva riferimento alla terapia assistita con gli animali, che cominciò ad essere integrata alle discipline tradizionali (Psicologia, Fisioterapia, Medicina) negli Stati Uniti ed in Europa, a ragione dei benefici che vennero osservati nella interazione paziente/animale, tanto a livello fisico quanto emozionale e psicologico. Il dottor Max Reichenbach è stato pioniere nella ricerca scientifica riguardante la equino-terapia. Sin dall’anno 1953 elaborò i primi studi approfonditi su numerosi pazienti nella sua clinica di fisioterapia a Birkenreuth in Germania. Nel 1971 venne fondata la Associazione per la monta terapeutica che, a tutt’oggi, si fa carico di dare impulso alla ricerca in questo settore.
Il contatto con gli animali in un ambito naturale favorisce la motivazione alla cura, stimola la comunicazione e lo sviluppo psico-affettivo, lo sviluppo cognitivo e socializzante e converte la terapia stessa in una attività fortemente gratificante. La cura si realizza con maggior allegria e piacere. A tutto ciò dobbiamo poi aggiungere che il rapporto relazionale con l’animale, che si sviluppa in forma immediata, distoglie il focus dell’attenzione dai problemi contingenti e lo trasferisce al piacere del momento vissuto nel presente.
L’Onoterapia, o Asinoterapia, è una interazione diretta con gli asini, animali tranquilli, molto affettuosi e dotati di una grande facilità a connettersi e comunicare con gli esseri umani. Condividere sensazioni, quando non sono
necessarie le parole, produce una comprensione reciproca immediata.
Come già accennato, le basi della terapia sono scientifiche, le medesime della psicologia, pedagogia, fisioterapia e medicina, ciò che cambia è l’ambito dove la stessa ha luogo, nel nostro caso sostituiamo gli ambienti chiusi con spazi all’aria aperta, nel pieno della natura, lasciandoci aiutare da quei magnifici coadiutori che sono gli asinelli, induttori di endorfine e di motivazioni per qualsiasi apprendimento e sviluppo di nuove abilità.
Il tipo di esercizi che vengono realizzati dipende dall’area nella quale si deve operare: neuromotoria, psicomotoria, sensomotoria, emozionale o psicologica.
Il punto di partenza di qualsiasi piano di cura è rappresentato dal somministrare agli asini le cure di base (accarezzarli, strigliarli, alimentarli), la qual cosa permette di instaurare un canale comunicativo non verbale tra la persona e l’animale, un vincolo affettivo attraverso il quale si sviluppano il senso di responsabilità, l’autostima e la fiducia in se stessi”.
Per quale genere di disturbi e patologie può essere consigliata la Asinoterapia?
“L’Asinoterapia è indirizzata a bambini ed adulti per i quali si debba intervenire in uno dei seguenti ambiti: psicologico (disturbi per iperattività, deficit di attenzione per maltrattamento infantile, stati depressivi, disturbi del sonno e psicosomatici; problemi di autostima, di attenzione e di condotta; paure ed ansie; crisi esistenziali; basso rendimento scolastico, difficoltà di apprendimento; deficit nelle attitudini sociali); di disabilità psichica (disturbi generali dello sviluppo quali l’autismo, la sindrome di Asperger, il disturbo di Rett; disturbi dissociativi dell’infanzia; paralisi cerebrale; sindrome di Down; ritardo mentale); di disabilità neurologica (alterazioni della percezione, della pianificazione e dell’esecuzione; alterazioni del movimento; alterazioni della memoria; alterazioni del linguaggio); di disabilità psicomotoria (coordinazione sottile e non; senso dello spazio ed autopercezione); di disabilità fisica”
Qual’è la differenza tra la terapia con gli asini e quella con i cavalli?
“A differenza del cavallo, che si addestra, l’asino si educa… questa differenza è fondamentale. Non possiamo forzare un asino, dobbiamo convincerlo. Ed è precisamente questa caratteristica lo strumento che si utilizza nella percorso terapeutico. Per convincerlo bisogna fare ricorso alle sue proprie risorse, alle sue facoltà di relazione, oppure crearne di nuove, ricercare le corrette attitudini, pensare differentemente ovvero utilizzare l’empatia, tanto per intenderci. E’ necessario inoltre conquistarne la fiducia, e bisogna aver fiducia in se stessi per conquistare la sua la fiducia. Inoltre, nonostante la sua taglia contenuta, l’asino si può montare e con lui si può lavorare nell’area psicomotoria esattamente come con il cavallo. L’asino è un animale tranquillo, non ha il nervosismo del cavallo, nel caso si spaventi si ferma e si nega ad avanzare, non esiste il rischio si metta a correre senza controllo”
In cosa consiste una seduta di Onoterapia?
“Le sessioni di onoterapia si svolgono sempre grazie all’operato congiunto di uno staff, costituito dall’asino, dallo specialista in terapia assistita con gli asini, dal conduttore e da un operatore sanitario professionista. Quest’ultimo, il
terapeuta, può essere uno psicologo, un fisioterapista od altro, secondo la necessità. Sarà lui che indicherà quanto necessario al fruitore della cura, in stretta correlazione con la famiglia, e che valuterà l’evoluzione dei risultati ottenuti.
Al fine di ottenere risultati concreti, le sessioni di asinoterapia dovranno svolgersi con una frequenza regolare (una o due volte alla settimana) e protrarsi per un periodo minimo di tre mesi. La durata di ogni sessione viene adattata a quelle che sono le esigenze e le caratteristiche di ogni singolo fruitore, la durata media di ogni sessione è solitamente di un’ora circa.
Le sedute di onoterapia normalmente si sviluppano in tre distinti momenti: la presa di contatto, il lavoro terapeutico ed il saluto. La prima tappa è imprescindibile per garantire un corretto svolgimento della sessione stessa. Lasceremo che l’animale mostri il proprio interesse per noi e che si avvicini a salutarci. Cominceremo con l’accarezzarlo e successivamente gli passeremo la striglia. Durante questo momento privilegiato si crea la complicità tra l’asino ed il paziente. Questo momento, di durata variabile, si prolungherà per tutto il tempo necessario affinché si stabilisca una relazione reciproca. La seconda fase, quella del lavoro terapeutico vero e proprio, può essere individuale o collettiva secondo quanto precedentemente concordato tra il terapeuta e la famiglia del paziente. Gli esercizi vengono solitamente svolti all’interno di un circuito attrezzato, tuttavia possono essere svolti anche al di fuori di esso, in campo aperto. Infine, il momento del commiato è altrettanto importante, tanto per il nostro terapista a quattro zampe quanto per il fruitore. Formalizza infatti la fine della sessione.”
“Come associazione senz’animo di lucro apprezziamo sempre la partecipazione di coloro desiderino sostenerci e qualsiasi aiuto è per noi essenziale. A tal fine abbiamo di recente lanciato la campagna di raccolta fondi ADOPTA UN
BURRO, circa la quale si possono ricevere dettagli sul nostro website asnobalearibiza.org”.
Sappiamo inoltre che il nostro mite amico dalle lunghe orecchie ci dona un’altra sua peculiarità di grande importanza per la salute e la cura del nostro corpo
“Sicuramente… il latte d’asina, di un bel colore bianco-porcellana e dal sapore soave, piú delicato di quello di mandorla. La composizione è molto simile a quella del latte umano e la elevata digeribilità, associata all’elevato contenuto di vitamine, sali minerali e zuccheri, lo rende indicato per diverse tipologie di consumatori.
Il latte d’asina, più magro di quello della mucca, è ricco di Omega 3 e Omega 6, tanto importanti per la salute del nostro cuore e del sistema circolatorio. L’alto livello di calcio, e l’ideale rapporto percentuale rispetto al il fosforo, lo rendono poi indicato nella prevenzione della osteoporosi e per la salute delle ossa in generale.
Questo raro e prezioso latte, che presenta una proporzione ottimale dei diversi grassi essenziali, tra i quali prevalgono quelli ad azione antinfiammatoria e di protezione vascolare, è un’ ottima fonte energetica durante le attività sportive, grazie al contenuto limitato di grassi, alla ricchezza di proteine, alle vitamine A, B2, B5, C, E ed al lattosio. Lisozima, Lattoferina e Lattoaderina sono inoltre importanti immunoprotettori, anticorpi e sostanze battericide che riducono il rischio di infezioni, qualità di non poca importanza nell’attualità, quando l’aggressione virale all’organismo rappresenta una minaccia drammaticamente vissuta“.
La storia tramanda che anche Cleopatra e Poppea fossero estimatrici del nostro latte
“Sin dall’ Antichità questo latte è stato utilizzato nella cura della bellezza del corpo. Le moltissime preparazioni a base di latte d’asina ne contengono una percentuale che varia tra il 30% ed il 60% e sono in continua evoluzione, anche se il latte puro ha tali proprietà benefiche da potersi utilizzare senza l’aggiunta di altri componenti e senza essere sottoposto ad alcuna lavorazione.
La specifica composizione del prodotto dell’asina madre garantisce elasticità cutanea, limitando i danni causati da agenti atmosferici quali il freddo, nonchè contrastando l’invecchiamento e prevenendo malattie quali la psoriasi e l’eczema.
Esso è ben tollerato da una vastissima tipologia di pelli e costituisce quindi un eccellente trattamento, grazie alle sue proprietà nutrienti, idratanti e rigeneranti”.
