Ma tra passeggeri e addetti ai lavori c’è già chi si lamenta: «Così il viaggio diventa una tortura»
Dal 2023 potremo chiamare e messaggiare anche in aereo. Usando internet come se fossimo a terra. Lo ha stabilito la Commissione Europea che ha dato tempo fino a giugno ai Paesi membri per assegnare le frequenze 5G ai velivoli. Addio quindi al lento e costosissimo Wi-Fi di bordo e addio anche all’iconica «modalità in aereo» che per tutti questi anni si è resa necessaria durante i viaggi.
«Il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più il limite quando si tratta delle possibilità offerte dalla connettività ad alta velocità e ad alta capacità», aveva detto a fine novembre Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno. La notizia significherà un aumento esponenziale delle possibilità per i passeggeri, che fino ad ora hanno perso il collegamento con il resto del mondo al momento del decollo. Per le persone che hanno bisogno di essere costantemente connesse, si tratta di una notizia molto attesa
Alcune compagnie aeree avevano già a disposizione alcune frequenze per consentire chiamate, servizi di messaggistica e dati internet su alcuni voli dal 2008, riservate in particolare a persone legate a enti governativi o ufficiali. Ora con questo aggiornamento si intende renderlo massiccio e, inoltre, «aprire la strada alla diffusione capillare dei servizi 5G», spiegano dalla Commissione.
Come sarà possibile: il “picocell”
Tecnicamente sarà possibile grazie al cosiddetto ‘picocell’, un servizio che mette a disposizione della cabina dell’aeromobile una propria rete che consentirà il collegamento attraverso una rete satellitare tra l’aeromobile stesso e una rete mobile terrestre.
Il precedente americano e le proteste
Nel 2013 ci fu un primo tentativo di permettere le chiamate in volo negli Stati Uniti: le compagnie aeree e l’ente federale per l’aviazione bocciarono l’idea, poi archiviata nel 2020. Tra gli addetti ai lavori e tra i passeggeri c’è già chi si lamenta: «Dover ascoltare una telefonata o sentire in continuazione la suoneria dei messaggi su WhatsApp sarebbe una tortura», si legge. I treni, dove però la possibilità di movimento è ben diversa, la soluzione è stata creata con le cabine “silenziose” nelle quali non è possibile parlare ad alta voce o fare telefonate. Sarà così anche sugli aerei? La strada è ancora decisamente lunga.
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1) Il servizio previsto porterebbe ad un incremento del numero dei passeggeri e quindi dell’ utile.
2) Onde limitare in cabina il livello sonoro provocato da chi usasse il cellulare in volo, si potrebbe imporre l’ obbligo di usare solo la “vibrazione” per gli avvisi di chiamata in arrivo e quello di cuffia per la voce.