Roberto Saviano, lo scrittore milionario “furbetto” incassa gli aiuti di Stato

Economia e Politica

Anche da ufficialmente povero (anzi “poco ricco”, direbbe Checcho Zalone) Roberto Saviano mantiene una sua personale drammaturgia. Ecco cos’ era quell’espressione perennemente contrita, quell’approccio patibolare alla realtà che lo spinge verso un pessimismo cosmico. Quel sentimento che, per esempio, gli fa scrivere al Guardian un’apocalittica missiva (pubblicata da La Stampa) contro il regno oscuro prossimo venturo di Giorgia Meloni, una «pericolosa perché si è avvicinata moltissimo alla scuola politica berlusconiana delle menzogne e al copione dei populisti per i quali quanto più grande è una bugia tanto più la gente crede in essa». Ah, ecco. Ecco il perché della mestizia incolmabile dell’uomo di Gomorra.

Secondo il sito www.veritaeaffari.it lo scrittore avrebbe sofferto in modo sovrumano la pandemia e il Covid. E, in qualità di piccola e media impresa personale, avrebbe ottenuto lo sconto fiscale richiesto il 10 dicembre del 2021 a titolo di «rimedio a un grave turbamento dell’economia». Mario Draghi avrebbe acconsentito, concedendogli uno sconto di tasse di poco inferiore ai 10 mila euro: 9.744 euro che un tempo avrebbe probabilmente guadagnato in un paio di trasmissioni tv.

A detta di Veritaeaffari l’azienda Saviano non è più florida come un tempo. La pubblicazione del suo primo graphic novel, Sono ancora vivo, non è stata un successo «a differenza del solito: perfino nelle classifiche di Amazon sta oltre il millesimo posto per vendita nella sua categoria». E anche la sua fidanzata Maria Di Donna, in arte Meg, «ha presentato regolare domanda con la società di produzione musicale interamente posseduta, la Bluluzsrl unipersonale». Solo che, alla fine, si è trovata in mano poco più di un pugno di mosche. Nelle tasche di Meg lo Stato ha versato solo 374 euro. Meg si consolerà grazie all’amichevole mano che le allungano «due grandi firme della musica italiana, Emma ed Elisa, che hanno cantato insieme a lei in un brano – Aquila- che Maria aveva scritto proprio per loro». Questa la sfiga di Meg. Invece, è «difficile calcolare la perdita di introiti di Saviano, viste le sue molteplici attività. Lo scrittore continua a incassare però i diritti per Gomorra, successo mondiale». (Libero Quotidiano)

 

 

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