Inizio a scrivere quando è l’85’ e tra Inghilterra e Danimarca regnano ancora equilibrio e parità anche nel punteggio, 1-1 con vantaggio iniziale dei danesi ad opera di Daamsgard al 30′. Un calcio piazzato dai 20 metri, battuto magistralmente dal giocatore della Sampdoria, si insacca sotto la traversa con Pickford che sfiora soltanto. Gli inglesi provano a reagire subito, ma i compagni di Eriksen restano compatti e attenti almeno fino al 40′, quando un’azione corale dei bianchi britannici produce un po’ di panico nell’area svedese. Kane infila per Saka, cross in mezzo e Kjaer, per anticipare Sterling in scivolata, mette dentro regalando il pareggio all’Inghilterra. Autogol, l’ennesimo di questo torneo che pare abbia battuto un singolare record, per numero di episodi simili registrati nelle cronache di ciascuna partita.
L’azione del rigore (non proprio solare) su Sterling, che ha decretato la vittoria 2-1 dell’Inghilterra.
Si chiude un primo tempo giocato a buoni ritmi, pareggio sostanzialmente giusto. La ripresa appare più combattuta e frenetica, con continui ribaltamenti di fronte ma nella parte finale è l’Inghilterra a pressare di più, costringendo la Danimarca ad arretrare e difendere a volte con affanno. Si va ai supplementari e l’Inghilterra accelera, i danesi iniziano a pensare più a difendersi che a cercare offensive, rese difficili dalla compattezza e dal pressing di Kane e compagni. Occasioni e parate di Schmeichel, finchè quasi al termine dei primi 15 supplementari la situazione si sblocca: l’arbitro vede Sterling che dribbla in area e forse viene toccato da uno tra Maehle e Jensen. Il replay non chiarisce, ma per Makkiele é rigore. Batte Kane, Schmeichel intuisce e respinge ma è lesto lo stesso centravanti inglese a ribattere in rete.
2-1, Inghilterra in vantaggio! E il risultato non cambia, anche se fino all’ultimo minuto la Danimarca non vorrebbe arrendersi, ma le energie non la sorreggono più a sufficienza, ed esce comunque a testa alta. La squadra di Southgate approda quindi all’ultimo appuntamento, la sua prima finale europea, che giocherà domenica proprio contro l’Italia di Mancini. Vinca il migliore, si dice… A volte vince chi nei 90′ non lo è stato, ma per qualche motivo segna un gol più dell’avversario. Se toccherà a noi, sarà più bello meritarlo, il gol in più. Auguri, Italia!
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