Sala “Povera Milano se la discussione è una pista ciclabile” De Pasquale “Odio contro la mobilità privata”

Milano

Alla balera dell’Ortica, tra un valzer leggero, un tango appassionato e una briosa mazurka, Sala ha partecipato ad un incontro di ‘Chiamami ancora Milano’ organizzato dal Pd, per il programma in vista delle comunali, sul tema della mobilità in città. E ha parlato con la convinzione dell’infallibilità “Sulle piste ciclabili ripensamenti assolutamente no, anche se in agosto faremo dei lavori per sistemare alcuni tratti più delicati. Noi siamo partiti anche in fretta anche per gestire il tema della pandemia e le metteremo il più a posto possibile. È chiaro che il sogno finale è quello di una pista ciclabile dritta, quando si potrà non avere parcheggi sul corso come nei grandi viali europei”. Il tono perentorio, il rifiuto di qualsiasi obiezione o critica, l’implicito disprezzo per il disagio di tanti cittadini, stanno a dimostrare che l’irrazionalità” della mobilità voluta da Sala è inamovibile.

Osserva De Pasquale (F.I) “Commercianti danneggiati doppiamente: prima le piste e poi i cantieri, che per prassi da quando c’e Sala, sono infiniti. Se vince il centrodestra la pista ciclabile di corso Buenos Aires sarà spostata nei giardini di via Morgagni e piazza Bacone, con più spazio e sicurezza per tutti. Perché con tutti gli oneri previsti da riqualificazioni di piazzale Loreto e Corti di Baires non si sono progettati parcheggi sotterranei al servizio del più grande centro commerciale naturale di Milano? E’ semplice la risposta: la Giunta Sala nutre solo odio ideologico contro la mobilità privata, l’ambiente è solo una scusa”.

“Milano ha decine di chilometri di piste ciclabili – spiega Sala -quella di corso Venezia e Buenos Aires è la più visibile e si scatena lì la questione, se poi dovesse esserci una campagna elettorale sulla ciclabile di Buenos Aires, povera Milano. Sulla ciclabile Buenos Aires Venezia sistemeremo alcune cose, raccogliamo suggerimenti, io rispetto il lavoro dei commercianti ma d’altro canto posso ricordare la reazione dei commercianti di corso Vittorio Emanuele via Dante e via discorrendo. Il cambiamento è vissuto in prima istanza male poi ti guardi indietro e vedi il vantaggio”.

Parafrasando “Povero Sala”, se a Milano, la voce di chi ci vive e produce viene subordinata ad una visione ideologia futuribile al di là della complesse esigenze della realtà quotidiana.

2 thoughts on “Sala “Povera Milano se la discussione è una pista ciclabile” De Pasquale “Odio contro la mobilità privata”

  1. Buongiorno , egregiamente come letto dal copione qui sopra resto pur sempre di un idea già vecchia di per se, la Milano dei PANINARI si deve incontrare con una realtà che le macchine devono venire via dalla Zona C.
    Grazie buona giornata

  2. Il comportamento di questo fascista rosso che vuole imporre a una città il suo modo di vedere la mobilità a 2 ruote
    a pagamento e senza auto è assolutamente ignobile e pericoloso. Spende soldi nostri, non suoi, per rovinarci la vita e proprio alla fine del suo mandato. Si vergogni lui e la sua giunta per il male che ha inferto a Milano e ai milanesi.

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