Riapre il Museo Bagatti Valsecchi dal 6 maggio > La Biblioteca appena restaurata da ammirare

Cultura e spettacolo

Il Museo sarà aperto dal giovedì alla domenica, con orari più estesi nel fine settimana fin dalla mattina. Sarà possibile accedere alle sale giovedì e venerdì dalle 13:00 alle 17:45, sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:45.  Nel rispetto delle regole del contingentamento, le sale del Museo possono accogliere solo pochi visitatori alla volta: è obbligatorio acquistare preventivamente il biglietto online dal sito  www.museobagattivalsecchi.org per le visite del sabato e della domenica, ma è consigliata la prevendita anche negli altri giorni della settimana.

Chi visita il Museo dal 6 al 9 maggio riceverà gratuitamente la tessera Amici del Museo Bagatti Valsecchi che dà diritto a ingressi illimitati e gratuiti per tutto l’anno,  ad un’ampia serie di vantaggi, riduzioni e convenzioni, nonché la possibilità di partecipare a tutti gli eventi e le visite culturali organizzate per i soci e a loro riservate.

UNA CASA DA RACCONTARE

Durante i mesi di chiusura la nostra casa museo ha lavorato per la programmazione delle prossime stagioni, con la volontà di affermare la sua essenza di dimora storica, concetto espresso nel nuovo payoff – una casa da raccontare” afferma la Presidente Camilla Bagatti Valsecchi. Sì perché i fratelli Fausto e Giuseppe trasformarono la casa di famiglia nella rievocazione di una signorile dimora del Rinascimento lombardo, strizzando l’occhio alle innovazioni tecnologiche del tempo. La “casa artistica” di Via Gesù fu una delle prime abitazioni a Milano a dotarsi dell’illuminazione elettrica mentre la grande attenzione riservata ai manufatti d’arte applicata d’uso domestico la colloca alle radici del futuro design milanese.

IL RESTAURO DELLA DECORAZIONE PITTORICA DELLA BIBLIOTECA

Con la riapertura, i visitatori potranno ammirare il restauro della decorazione pittorica della Biblioteca che si ispira a un importante luogo della Milano rinascimentale: la sala capitolare di Santa Maria della Passione affrescata con un monumentale ciclo pittorico di Ambrogio Bergognone. L’intera decorazione fu realizzata nel 1887 da Luigi Cavenaghi, apprezzato artista e abile restauratore, specializzato nell’imitare l’arte del passato e per questo chiamato dai fratelli Bagatti Valsecchi. Fu per loro impulso che il Cavenaghi sostituì ai busti di religiosi che compaiono nelle lunette degli affreschi cinquecenteschi i motti in latino tratti da autori antichi quali Ovidio, Orazio, Tibullo. Questa “antologia” di citazioni è un motivo ricorrente infatti non solo nella Biblioteca, ma anche in tutte le altre stanze della loro dimora.

Grazie a questo restauro, si torna a godere pienamente della bellezza della Biblioteca, dove tutti gli oggetti sono stati lasciati esattamente nella loro collocazione originaria, a cominciare dalla preziosa coppia di globi del 1579 – uno terrestre e l’altro celeste – che campeggia in mezzo alla sala e fa da cornice al lungo tavolo centrale che ospita antichi manufatti in avorio, cofanetti e strumenti scientifici. Pensata come luogo di raccoglimento, la Biblioteca è completamente rivestita con armadi in legno decorati con gli stemmi di famiglia. Sopra di essi sono allestiste alcune maioliche e all’interno sono conservate le numerose riviste d’arte e di architettura che i due fratelli consultarono alla fine dell’Ottocento alla ricerca di motivi decorativi da riproporre nella loro dimora. Infine su un grande leggio si trova ancora oggi aperto il volume di Pietro Toesca, commissionato da Giuseppe ed edito nel 1918 che illustra tutte le collezioni e gli ambienti di Casa Bagatti Valsecchi.

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