De Pasquale”Da Comune ideologia astratta: gli esercizi falliscono, ma mette a bando risorse per chi assume “

Milano

“La bussola della Giunta continua a essere un’astratta ideologia dirigista anziché un confronto con l’esperienza concreta delle categorie produttive. Le critiche di Confesercenti sono emblematiche. Si mettono a bando risorse per chi assumerà nuovo personale mentre il dramma attuale del commercio è la pesante diminuzione degli introiti. Per questo Forza Italia propone da marzo di tagliare e dilazionare i tributi comunali (Tari, Cosap e Tassa Soggiorno) e di abbassare l’Imu sia sugli immobili strumentali al commercio sia per chi ha ridotto il costo degli affitti dei locali dati in uso agli esercizi pubblici. Meglio aiutare le piccole imprese a ridurre subito i costi fissi che pianificare bandi per contributi che rischiano di arrivare nel 2021, quando una parte dei commercianti potrebbe essere già fallita. Un errore della sinistra anche la recente delibera che discrimina i pubblici esercizi abbattendo la Cosap per eventi temporanei con somministrazione di cibo e bevande”. Così si Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, riguardo alla delibera di Giunta per il settore del commercio che stanzia 5.5 milioni di euro per “la creazione e stabilizzazione di posti di lavoro a favore delle microimprese di vicinato e di prossimità appartenenti ai settori economici più provati dalla pandemia” di coronavirus.
In merito alla delibera si è espresso anche Andrea Painini, presidente provinciale di Confesercenti “Anzitutto spiace che sia mancato un confronto preventivo sulla misura, quantomeno con la nostra Associazione. Quattro mesi fa ci eravamo rivolti a Sala nella sua veste di Sindaco metropolitano confidando che sarebbe stato disponibile a convocare un tavolo di confronto per coordinare le azioni più opportune a sostegno delle attività imprenditoriali e in primis delle micro-imprese di vicinato in difficoltà su tutta la ‘Grande Milano’. Purtroppo il confronto è invece stato carente anche a livello comunale, persino con l’Assessorato al commercio, fatta eccezione per il tema dei mercati su area pubblica, su cui è stato fatto un grande lavoro, nonostante anche profonde differenze di vedute”. “Andando al merito della misura di cui purtroppo apprendiamo solo dalla stampa, – ha continuato Painini – è ovviamente difficile porsi, in astratto, contro iniziative volte a favorire l’assunzione e le stabilizzazioni del personale (già lodate da Confesercenti quando avviate con grandi investimento di risorse, da parte degli scorsi Governi, in chiave di rilancio economico). Se il Comune di Milano lamenta difficoltà di bilancio è chiaro però che, in concreto, occorre domandarsi se 5,5 milioni di Euro non avrebbero potuto essere impiegati in modo più efficace. In un momento storico dove molte piccole attività gestite da lavoratori autonomi, anche col supporto di collaboratori dipendenti, rischiano di chiudere per problemi di liquidità tutto sommato esigui legati al canone d’affitto o al saldo di qualche tributo, un contributo di 15mila o addirittura 20mila euro dato a quelle attività che hanno invece la ‘forza’ di sobbarcarsi i ben più gravosi oneri legati a una nuova assunzione ci pare francamente sbilanciato.. ma speriamo di essere presto smentiti dall’annuncio di un più chiaro piano di abbattimento dei tributi comunali per le imprese su cui – a questo punto – solleciteremo formalmente un confronto urgente con l’Assessore Tasca, per fare eco alla giusta misura già adottata dal Comune – e peraltro preventivamente condivisa con noi dall’Assessore Maran – sui canoni di occupazione di suolo pubblico degli esercizi di somministrazione, a rafforzamento di quanto già disposto dal Governo”, conclude il presidente di Confesercenti.

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