“I numeri anche oggi sono un po’ migliori e la cosa ci rasserena molto” ha affermato ieri il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana in diretta Facebook, introducendo l’aggiornamento dei dati sui contagi da coronavirus. Fontana ha quindi esortato alla “massima attenzione nelle prossime settimane” perché “se rispettiamo le misure imposte la situazione migliora e il miglioramento sono convinto più andiamo avanti più sarà importante”, ha detto. “Cerchiamo di avvicinarci al contagio ‘zero”.
“Ovviamente la riapertura è subordinata al fatto che esperti, scienziati, virologi, epidemiologi ci diano il via libera – ha proseguito -perché noi non ci assumiamo una responsabilità di questo genere se non c’è la certezza che comunque si può riprendere una vita quasi normale” Fontana ha riferito della riunione di ieri del Patto per lo Sviluppo per discutere con i rappresentanti di categoria “della probabile riapertura del prossimo 4 maggio”, ribadendo che il programma si basa sulle ‘4D’ (‘distanza’, ‘dispositivi di sicurezza individuali’, ‘digitalizzazione con smartworking’ e ‘diagnosi’ con test sierologici) a cui “si aggiunge la quinta ‘D’ dei diritti” ovvero “diritti alla sicurezza, al lavoro, alla mobilità e allo studio”. “Questi – ha concluso – sono i principi su cui noi organizzeremo la ripresa delle attività nella nostra Regione, se gli esperti ci daranno il via libera”.
La composizione del Comitato Tecnico Scientifico regionale è stata aggiornata, lo comunica la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. Entrano a farne parte Francesco Castelli, Luciano Riboldi e Pier Angelo Clerici, non ne farà invece più parte Claudio Colosio. Nel pomeriggio la consigliera regionale del Gruppo Misto, Viviana Beccalossi in una nota aveva duramente criticato la scelta di Colosio. “Nel pool di medici ed esperti nominato da Regione Lombardia per gestire la cosiddetta fase 2 è presente Claudio Colosio, condannato per l’assassinio di Sergio Ramelli. Una scelta che non abbiamo titolo di mettere in discussione dal punto di vista scientifico ma che è certamente deprecabile a livello morale”, aveva sottolineato.
Il Comitato è quindi ora composto da: Giuliano Rizzardini, Massimo Galli, Paolo Grossi, Francesco Castelli, Pierachille Santus, Sergio Harari, Antonio Pesenti, Alberto Zangrillo, Roberto Fumagalli, Maurizio Cecconi, Paolo Carrer, Luciano Riboldi, Fausto Baldanti, Carlo Perno, Fabrizio Pregliasco, Elena Pariani, Pier Angelo Clerici, Silvio Garattini, Giuseppe Remuzzi, Alessia Melegaro, Guido Bertolini, Luigi Macchi, Francesco Auxilia, Carlo Signorelli, Gianluigi Spata, Guido Marinoni e Stefania Pace.
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