Serve un grande piano Marshall. L’europa allenti il Patto di Stabiità e la BCE immetta liquidità.

Attualità

In piena emergenza Coronavirus, Forza Italia chiede che l’Ue allenti il patto di stabilità e la Bce immetta nuova liquidità. Serve un grande piano Marshall per lo sviluppo, a vantaggio di tutti.

Le regole europee di finanza pubblica (patto di Stabilità e Crescita, Fiscal Compact, Two-pack, Six-pack) sono state volute per far sì che gli Stati membri mantenessero finanze pubbliche solide e sostenibili. Questo insieme di regole, tuttavia, può valere solo in casi di ciclo economico e funzionamento normali di mercato. Quando, invece, si verificano circostanze eccezionali, come quella di una epidemia su scala europea e mondiale, è chiaro che queste regole non sono più applicabili e vanno momentaneamente sospese, perché quando il mercato è fermo, è compito dello Stato e delle istituzioni europee intervenire per ripristinare la corretta fisiologia della crescita.Questa possibilità è riconosciuta anche dal Patto di stabilità e crescita stesso, quando, all’articolo 5(1) del Regolamento (EU) No 1466/1997 e 3(5) del Regolamento (EU) No 1467/1997), si legge che sono permesse delle sospensioni agli aggiustamenti strutturali sia sotto il braccio preventivo che sotto quello correttivo, in caso di eventi particolari o di crisi economiche severe nell’area euro e nella Ue. È quindi, dovere da parte delle istituzioni europee, di intervenire al più presto per fronteggiare l’emergenza.

È evidente che, in questo momento, paesi come l’Italia non hanno quegli spazi di politica economica e di bilancio per poter agire senza peggiorare ulteriormente le condizioni di finanza pubblica (deficit e debito). Al contrario, ci sono paesi, come Germania e Olanda, che sono stati ripresi anche recentemente dalla Commissione Europea per via dei loro eccessivi surplus commerciali che non vengono spesi. Nel 2019, la sola Germania ha raggiunto il record storico di surplus commerciale, 300 miliardi di euro, e quindi naviga in un mare di liquidità. Eppure non spende, né investe abbastanza. Se l’Europa è davvero una unione, è necessario che, in questo momento, chi ha più risorse finanziarie le usi per il bene di tutti o che le mutualizzi all’interno del bilancio europeo, bilancio che ancora non riesce incredibilmente a essere approvato, per via degli egoismi nazionali. Con la logica dell’egoismo, l’Unione è destinata a fallire.

Il principio di Mario Draghi del “whatever it takes” non deve valere soltanto per le politiche monetarie, che in questo momento sono già al limite della loro efficacia, ma anche, e soprattutto, per le politiche economiche, di bilancio e fiscali. Occorre dunque che l’Unione Europea punti allo sviluppo, che i paesi in surplus reflazionino e che i vincoli di finanza pubblica vengano momentaneamente sospesi e/o modificati per rispondere all’attuale emergenza. Anche la BCE deve svolgere un ruolo attivo e non interrompere l’azione a favore dell’immissione di liquidità. Così come le banche devono essere messe nelle condizioni di poter aiutare, nel corso di questa crisi, le imprese non in grado di pagare i loro debiti. Ecco perché vanno sospese alcune norme Ue per rendere meno rigida l’azione degli istituti di credito Forza Italia chiederà dunque in tutte le sedi europee una temporanea sospensione delle regole europee di finanza pubblica e lavorerà affinché si avvii in Europa una politica reflazionistica generalizzata: più spesa, più investimenti, più welfare. Un grande Piano Marshall per lo sviluppo, a vantaggio di tutti.

di Antonio Tajani e Renato Brunetta

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