Renzi è già all’opposizione

Attualità

Ieri notte al vertice di maggioranza mancava qualcosa. Non è detto che nelle pugnalate volate tra Grillini e Piddini qualcuno se ne sia accorto, per non dire rammaricato. Ma Renzi, ed i suoi, erano ominosamente assenti. In polemica coi Cinque Stelle, riporta Repubblica. Il che è un simpatico eufemismo per dire che contano le ore alla pugnalata a Conte. I segnali si sono moltiplicati tutta la notte. Italia Viva ha votato contro il carcere agli imprenditori.

Stamattina Renzi e Marattin hanno attacato Grillini e PD per non aver voluto applicare le regole di trasparenza dei partiti alle fondazioni. È chiaramente in atto una strategia di disimpegno, con grande sprezzo del pericolo di una legge maggioritaria per le prossime elezioni. Renzi vuole veder correre il sangue, foss’anche il suo.

La questione delle fondazioni è particolarmente rilevante. Oggi, questi enti, hanno obblighi assai più laschi di rendicontazioni. Io direi per fortuna. Già è oltraggioso che i partiti debbano dar conto di ogni euro che entra in maniera ossessiva. Se poi costringiamo pure le fondazioni a farlo siamo davvero a mezzo passo dallo stato orwelliano. E tutto con l’aggravante di aver voluto abolire il finanziamento pubblico. Voglio dire, un minimo di coerenza, non volete che lo Stato sprechi soldi coi partiti?

Ok. Lasciate che ci pensino i corpi intermedi. Altrimenti ci penseranno gli altri stati. E qui termino. In ogni caso, Renzi aveva deciso di rendere trasparente la propria fondazione. Ed ovviamente non è servito a nulla. In questo paese il diritto è solo una forma più raffinata ed elaborata di roulette. Russa. E per vendetta ha provato a costringere tutti alla medesima trasparenza.

È finita come era ovvio finisse: gli hanno riso in faccia. E forse questo non lo porterà a rompere, per carità. Ma è la somma che fa il totale. E la sua posizione in difesa degli imprenditori, sommandosi a quella responsabile sul MES fanno capire che l’operazione En Marche è in pieno svolgimento. E questo riguarda, più che la sinistra, in piena crisi ittiomistica, è una sfida al centrodestra. Soprattutto alla parte più moderata.

Come sempre, nel nostro disgraziato paese, la corsa in soccorso del vincitore è immancabile. Se riuscirà a Renzi è presto per dirlo. Certo che la pistola dello starter ha sparato il colpo con la prima indagine sui suoi genitori. E stanotte è partito l’atleta. Se arriverà intero al traguardo è la grande incognita.

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