L’Odissea dei disabili in via Fleming

Milano

Via Fleming civico 19, periferia di Milano a due passi dallo stadio San Siro e adiacente all’ospedale San Carlo: qui sono presenti sei palazzine con circa 200 famiglie e una decina di persone disabili.
Edifici dove si percepisce da subito una serie di problemi legati ad una pessima gestione da parte di MM, oltre a comprendere da subito che qui il programma sulle periferie, tanto decantato dal sindaco Sala e dal suo precedessore Pisapia, sia stato abbandonato in qualche cassetto pronto ad essere rispolverato come promessa nelle prossime elezioni.”

Franco Vassallo, consigliere del Settimo Municipio, scuote la testa sconsolato. Sta mostrandoci le foto del degrado in cui le povere anziane vivono.

“Questa volta nel dimenticatoio del sindaco e della sua giunta sono finite le persone disabili e i loro accompagnatori che vivono in via Fleming 19 dove, quotidianamente, con mille difficoltà si recano alla fermata presente in via San Giusto per prendere il Bus ATM della linea 49 .
Qui la definizione “ abbattimento delle barriere architettoniche ‘ è sconosciuta ai signori di palazzo Marino, troppo presi ad occuparsi degli orti .”

Passa l’autobus 49. Il gradino è alto anche per chi ha meno problemi delle signore in foto. Tipo me, ad esempio.

“Fermate non adeguate, mancanza di pensiline, scivoli in prossimità dei passaggi pedonali, marciapiedi e cordoli sconnessi e assenza di vialetto d’accesso alle case, sono le difficoltà che quotidianamente incontrano i disabili e i loro accompagnatori.
Viene spontaneo domandarsi quali siamo i criteri e le priorità con cui ATM e Comune scelgano su quali fermate intervenire ?
Sono a conoscenza della presenza di persone disabili negli edifici in prossimità delle fermate ? C’è collaborazione con l’ASL ?
Mi auguro che il sindaco si attivi immediatamente per eliminare definitivamente questi impedimenti, da poter agevolare le persone disabili a recarsi alle fermate del bus”.

Tutte preoccupazioni più che fondate, come dimostra il commento del Consigliere Regionale Barucco, vice presidente della Commissione Ambiente e Territorio, oltre che relatore di un progetto di legge pensato proprio per abbattere le barriere architettoniche (PEBA):

“Queste segnalazioni sono alla base del PDL sulle barriere architettoniche che verrà discusso presto in Regione. I comuni, grandi e piccoli, devono avere un modo per individuare, studiare e risolvere queste situazioni in maniera veloce. La mobilità delle persone è un diritto e i muri, perché questo sono, che ancora sono disseminati per le nostre città non sono tollerabili. Dobbiamo rompere la barriera dell’indifferenza perché le barriere architettoniche spariscano per sempre”

La giornata volge al termine e ci salute uno sguardo di speranza negli occhi delle nonne. Cui speriamo al più presto si diano soluzioni per la mobilità. Che, dopotutto, è un diritto anche loro.

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