Una nuova mazzata rischia di abbattersi sui proprietari di case.
Il 26 novembre scade il termine entro cui tutti gli immobili con più di 50 anni, e quindi i loro proprietari e i condomini, devono dotarsi di Certificato di idoneità statica (CIS). Senza questo certificato il Comune addirittura prevede l’impossibilità di rogitare davanti a un notaio.
L’obbligo di fare il certificato era stato introdotto nel regolamento edilizio del 2014, ma grazie a un emendamento di Forza Italia era stata prorogata la sua applicazione di 5 anni.
Fino ad oggi circa 800 immobili hanno seguito questa costosissima prescrizione: ogni tecnico chiede dai 7.000 ai 15.000 euro. Se tutti dovessero dotarsi del Certificato la spesa aggiuntiva sarebbe di 80/100 milioni di euro.
La maggior parte degli immobili con più di 50 anni (10.000 circa) non ha però fatto il Cis. Che succederà adesso?
Vista la scarsa utilità del Cis, anche la Giunta è arrivata alla conclusione di prorogare ancora per un anno l’entrata in vigore del certificato.
Lo ha fatto tuttavia con una procedura non proprio ortodossa e questo potrebbe portare a ricorsi e incertezze sulla validità dell’atto. Infatti Maran ha deciso di posticipare l’obbligatorietà del CIS che era nel regolamento edilizio intervenendo invece all’interno del Piano delle Regole del PGT.
Ecco perché il sottoscritto chiede di abrogare questo CIS modificando invece il Regolamento Edilizio.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Mi piacerebbe sapere se gli edifici del Comune sono dotati di simile documento.
Inoltre, se questo cis è così fondamentale, perchè non emette un’ordinanza di abbandono delle case per sospetto pericolo di crollo??????
E’ evidente che si tratta di che si tratta di una gabella per far cassa e favorire una categoria di esperti che, in questo caso, si vedrebbero addirittura oberati da un lavoro straordinario……
Essere proprietari di immobile è diventato un lusso che la sinistra non ammette….
I SACRIFICI PER COMPRARE UNA CASA VENGONO CRIMINALIZZATI DA UN SISTEMA CHE NON PREMIA IL SAPER FARE…….
TUTTI DEVONO STARE CON IL CAPPELLO IN MANO E NON E’ GIUSTO
Sarà costoso ma non dimentichiamo il crollo del fabbricato a Foggia del 1999 e tanti altri. L’abolizione dell’obbligatorietà del fascicolo di fabbricato non si è certamente rivelato un provvedimento lungimirante. La cosa che mi si dovrebbe chiarire nel caso qualche proprietari degli ultimi piani abbia sopraelevato e manchi il certificato di collaudo, chi deve pagare gli step successivi necessari, il condominio o il proprietario che ha sopraelevato? Nel mio condominio l’amministrazione dice che paga il condominio perché negli anni gli appartamenti sono stati venduti. Io non sono, in verità, di questo parere.
Il CIS sembrerebbe veramente una soluzione improvvisata ed incauta.
Se il Comune di Milano ha (unico comune in Italia) dei dubbi sulla stabilità della case over 50 , mandi dei tecnici , a proprie spese, a valutare la situazione di fatto .
Risolvere un problema complesso come questo scaricandone il costo e la responsabilità sui cittadini milanesi sembra una prova di irresponsabilità.
Nel 2021 ci saranno le elezioni per il nuovo sindaco di Milano ed in tali condizioni il buon Sala ed altri amici del PD avranno, in tale situazione, ben poche possibilità di essere rieletti.
Ovviamente i milanesi confidano in un ripensamento e un riesame della materia magari anche coordinandosi con gli altri Comuni/Regioni/Stato.