E’ stata aperta ieri 12 ottobre e proseguirà fino al 9 febbraio 2020, alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, una mostra che pone a confronto il fascino delle stampe giapponesi di Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806) con quelle di Edouard Manet, Henri Toulouse Lautrec, Pierre Bonnard, Paul Gauguin, Camille Pissarro e altri. La rassegna, Hokusai, Hiroshige, Utamaro. Capolavori dell’arte giapponese vuole mostrare le meraviglie delle ukiyo-e, ovvero le raffinate incisioni a colori su legno sviluppatesi nel Paese del Sol Levante a partire dal XVII secolo, e la profonda influenza che ebbero sulla storia dell’arte europea, soprattutto francese, del XIX secolo. L’esposizione presenta 150 opere, provenienti dalla collezione d’arte asiatica della Johannesburg Art Gallery a cui si aggiungono 30 stampe dei Musei Civici di Pavia, databili prima del 1858, ed eseguite da quattro allievi di Utagawa Toyokuni, grande maestro della tecnica ukiyo-e nell’Epoca di Edo. Sarà inoltre possibile ammirare la celeberrima Grande Onda di Hokusai. Le ukiyo-e, letteralmente “immagini del mondo fluttuante”, sono il prodotto della giovane temperie culturale fiorita nelle città di Edo, l’attuale Tokyo, Osaka e Kyoto, contraddistinte da una tecnica artistica utilizzata durante la seconda metà del Seicento, a partire dalle opere monocromatiche di Hishikawa Moronobu, realizzate con inchiostro cinese, quindi colorate a mano con dei pennelli. Fu solonel Settecento che si sviluppò la tecnica della stampa policromatica che decretò il successo di queste stampe in patria e nell’Occidente. Il percorso esplora le tematiche più riconoscibili delle ukiyo-e: si parte con l’analisi della
storia della stampa giapponese, approfondendo in particolare come l’inserimento di un elemento di stile come il colore si sia poi evoluto nel corso degli anni per diventare caratteristica delle incisioni. Maestri del paesaggio è il titolo della sezione che raccoglie alcune opere a soggetto naturalistico di Hokusai e Hiroshige, cui molti artisti occidentali si rifecero per proporre l’immagine del Giappone, nella seconda metà dell’Ottocento, e che precede quella dedicata alla natura, ovvero agli animali che la popolano, dagli uccelli ai pesci. Particolarmente suggestiva sarà la parte dedicata alla bellezza femminile, all’eleganza delle forme del corpo e dei ricchi costumi delle donne della società nipponica, che si contrappone a quella delle cortigiane e alla vita nel quartiere del piacere.
Tra i vari aspetti della società giapponese dell’epoca, si segnala un nucleo di stampe dedicate al tradizionale teatro Kabuki, una forma di drammaturgia che portava sulla scena temi che spaziavano dal leggendario al soprannaturale, da avvenimenti storico-militari a episodi di vita contemporanea. In questa sezione si colloca il nucleo dei Musei Civici di Pavia: la mostra è occasione per valorizzare i fogli provenienti dal lascito di Renato Sòriga, già direttore del museo pavese fino al 1939, che andò ad arricchire la già ricca collezione di stampe del museo, originatasi da quella celebre del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835). Gli artisti europei, in special modo quelli francesi, rimasero particolarmente colpiti dalle stampe ukiyo-e. Autori come Manet, Toulouse-Lautrec, Gauguin scoprirono nelle xilografie giapponesi una freschezza e una semplicità di forme e colori che ricercavano da tempo per trasformare e rivoluzionare la loro modalità pittorica.
Orari: dal martedì al venerdì: 10.00-13.00/14.00-18.00; sabato, domenica e festivi: 10.00 – 19.00 – (La biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: (Audioguida inclusa nel prezzo): Intero: € 10,00; ridotto: € 8,00; Scuole: € 5,00
Informazioni e prenotazioni: Tel. 02.36638600; info@scuderiepavia.com – http://www.scuderiepavia.com/

Laurea Magistrale in Lettere Moderne. Master in Relazioni Pubbliche.
Diploma ISMEO (lingua e cultura araba). Giornalista. Responsabile rapporti Media relations e con Enti ed Istituzioni presso Vox Idee (agenzia comunicazione integrata) Milano.