Traffico, vandali, degrado in Darsena. E i negozianti si lamentano

Milano

Milano 18 Dicembre – Il villaggio natalizio scomparso. Le bottiglie di birra e persino le biciclette buttate sul fondo del bacino. Le gincane tra le auto incolonnate per raggiungere il mercato coperto, sul versante viale D’Annunzio. I piccoli atti di vandalismo lasciati in regalo dai frequentatori dei locali della movida. Sono alcune delle criticità segnalate da residenti e commercianti di uno dei simboli moderni di Milano: la Darsena. Che si riuniscono in un appello: «Questo quartiere è un tesoro da salvaguardare». L’albero e il mercatino di Natale non accolgono turisti e cittadini, per la prima volta da quando il restyling del porto cittadini è stato completato, due anni e mezzo fa. Se i Navigli risplendono di luminarie, l’unico riferimento festivo qui è la slitta galleggiante di Babbo Natale. Di sera, tristemente ancorata al buio. Edoardo Dalla Torre, che con la sua Seed Events, aveva cogestito l’ultimo villaggio natalizio, in ottobre ha provato a «proporre al Comune un nuovo Christmas Village, con la pista di pattinaggio, un grande albero e la ruota panoramica in piazza XXIV Maggio. Non ho mai avuto risposta». Niente patinoire al Ticinese. Solo clochard in cerca di riparo sotto i portici.

Su viale D’annunzio i commercianti se la prendono con «la “grande muraglia” — dice Pasquale Gesualdo, per tutti Pasquale il parrucchiere — che ci occulta la Darsena e fa rimbalzare il rumore del traffico». Non sopportano di ritrovarsi «al mattino i muri o la claire del negozio lordati dagli ubriaconi del sabato sera», come lamenta Massimo Oberti, che da quarant’anni vende e ripara macchine da cucire: «Una situazione indecente». Tra i residenti, se Vincenzo Ferrari è soddisfatto della «Darsena riordinata e di vedere tanti giovani in giro», Marco Piovarelli non tollera «le scritte sui muri e sulle panchine». Anche il ponte pedonale ha avuto i suoi guai: un’asse è stata danneggiata da vandali. Stessa sorte per la pavimentazione di fianco al mercato. Ancora in viale D’Annunzio «manca un passaggio pedonale, richiesto da anni dagli abitanti», nota il barista Tonino De Benedetto. «Quando esco di fretta per andare alla metro — afferma Marilena Stellacci, un ufficio al civico 25 — mi faccio il segno della croce e passo tra le auto. Non posso arrivare fino a piazzale Cantore per passare sulle strisce». Anni fa «le mamme del quartiere chiesero in una petizione a Palazzo Marino strisce pedonali e un semaforo per attraversare la strada con i passeggini», ricorda Giulia Bianchi receptionist al centro linguistico comunale, al 15 della via.

Versante viale Gorizia, i negozianti si sfogano per «l’assenza di parcheggi. Ora ci sono solo auto in divieto di sosta». E ne indica quattro davanti all’oreficeria, Valter Ripamonti. Lui abitava sopra il negozio, «ma sono andato a vivere fuori città. La sera c’è troppo caos», aggiunge. Gli fa eco Elena Gatti, in affitto al portone di fianco: «A volte, soprattutto d’estate, organizzano dj set abusivi». Più positivo Francesco Galino: «C’è passaggio, il quartiere è nettamente migliorato — dice alla porta del suo colorificio — rispetto a quando era in abbandono». Anche le acque del bacino non si salvano dall’incuria dei vandali. Bottiglie, cartoni, pali della strada e mezzi del bike sharing che finiscono sul fondo della Darsena. Dall’assessorato alla Mobilità, invece, comunicano che l’esigenza di un passaggio pedonale in viale D’Annunzio è stata raccolta «in seguito a un sopralluogo con i commercianti» e che «nei primi mesi del 2018 è prevista la posa di strisce pedonali e l’installazione di un semaforo». Sugli arredi danneggiati «e oggetto periodicamente di vandalismi — precisano dal Comune — la sostituzione viene programmata in tempi brevi». In mattinata, dopo la segnalazione, la transenna sul ponte non c’era più: asse riparata.

Luca Salvi (Corriere)

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